Il problema del rilievo e della sua rappresentazione nel restauro e nella conservazione degli edifici assume via via maggiore peso se visto innanzitutto come mezzo di indagine e come organizzazione di informazioni, della conoscenza di un organismo architettonico. Il primo livello di conoscenza è senza dubbio di tipo metrico e quindi lo scopo consiste nel quantificare i dati dell’architettura in un determinato spazio. Una volta acquisiti i dati questi possono essere convenientemente usati da altre discipline come supporto ad altre informazioni ad esempio di tipo qualitativo, storico-tipologiche, ecc.; come base per la gestione, con opportuni strumenti, dell’attività di tutela e di pianificazione degli interventi. In quest’ottica proporre, attraverso una serie di interventi il rilievo e la rappresentazione degli edifici sia sotto il profilo metodologico, che sotto quello strumentale cerca di riportare in primo piano un’attività che investe oggi diversi operatori (geometri, architetti, ingegneri, informatici, storici, ecc.) e che deve comunque trovare modalità di lettura comuni attraverso colici, simboli, segni grafici inequivocabili. The problem of surveying and representing buildings in the conservation and restoration fields gets more and more importance when considered as mean of analysis and management of data for the knowledge of an architectural organism. The first step of knowledge must be of metric type therefore the aim is the qualification of architectural data in a confined space. Once collected, data can be useful for other disciplines as a base for other information type like historical, typological, physical, chemical, etc.; and also as support for the management of activities of maintenance and planning of interventions. Following above structure ideas, the survey and the representation of buildings show their importance involving nowadays several operators (surveyors, architects, engineers, informatics, historians, etc.) and requiring common ways of univocal interpretation of codes, symbols and graphic signs.

Tecniche di misura antiche e moderne: alcuni esempi di rileivi di castelli e fortificazioni

BARATIN, LAURA
2006

Abstract

Il problema del rilievo e della sua rappresentazione nel restauro e nella conservazione degli edifici assume via via maggiore peso se visto innanzitutto come mezzo di indagine e come organizzazione di informazioni, della conoscenza di un organismo architettonico. Il primo livello di conoscenza è senza dubbio di tipo metrico e quindi lo scopo consiste nel quantificare i dati dell’architettura in un determinato spazio. Una volta acquisiti i dati questi possono essere convenientemente usati da altre discipline come supporto ad altre informazioni ad esempio di tipo qualitativo, storico-tipologiche, ecc.; come base per la gestione, con opportuni strumenti, dell’attività di tutela e di pianificazione degli interventi. In quest’ottica proporre, attraverso una serie di interventi il rilievo e la rappresentazione degli edifici sia sotto il profilo metodologico, che sotto quello strumentale cerca di riportare in primo piano un’attività che investe oggi diversi operatori (geometri, architetti, ingegneri, informatici, storici, ecc.) e che deve comunque trovare modalità di lettura comuni attraverso colici, simboli, segni grafici inequivocabili. The problem of surveying and representing buildings in the conservation and restoration fields gets more and more importance when considered as mean of analysis and management of data for the knowledge of an architectural organism. The first step of knowledge must be of metric type therefore the aim is the qualification of architectural data in a confined space. Once collected, data can be useful for other disciplines as a base for other information type like historical, typological, physical, chemical, etc.; and also as support for the management of activities of maintenance and planning of interventions. Following above structure ideas, the survey and the representation of buildings show their importance involving nowadays several operators (surveyors, architects, engineers, informatics, historians, etc.) and requiring common ways of univocal interpretation of codes, symbols and graphic signs.
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