Nell'attuale contesto economico l’internazionalizzazione rappresenta una modalità fondamentale attraverso cui l'impresa può sia far fronte ad un calo della domanda domestica sia raggiungere risultati più efficienti ed efficaci attraverso la creazione di valore, la remunerazione delle risorse investite, l’aumento del vantaggio competitivo e l’accesso a nuove opportunità e mezzi per la crescita (Francioni, 2010). Alla base del processo di internazionalizzazione vi sono due scelte decisionali strategiche chiave, relative alla selezione dei mercati esteri e delle modalità di entrata (Agndal e Chetty, 2007, Musso e Risso, 2007, Sakarya et al., 2007, Musso e Francioni, 2012). Per arrivare a una corretta selezione, per entrambi i processi la letteratura consiglia l’utilizzo di un approccio sistematico/proattivo, dove le imprese prima di arrivare alla scelta svolgono delle ricerche e analizzano e valutano una serie di fattori, tra cui quelli collegati alla distanza psichica percepita tra il paese d’origine e il mercato estero. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare il comportamento delle Piccole e Medie Imprese (PMI) del settore agroalimentare cercando di capire se tali imprese siano influenzate dai diversi drivers della distanza psichica durante la selezione dei mercati esteri e delle modalità di entrata e se alcuni drivers influenzano maggiormente uno dei due processi di scelta.
Selezione dei mercati esteri e delle modalità di entrata: il ruolo della distanza psichica
FRANCIONI, BARBARA
2012
Abstract
Nell'attuale contesto economico l’internazionalizzazione rappresenta una modalità fondamentale attraverso cui l'impresa può sia far fronte ad un calo della domanda domestica sia raggiungere risultati più efficienti ed efficaci attraverso la creazione di valore, la remunerazione delle risorse investite, l’aumento del vantaggio competitivo e l’accesso a nuove opportunità e mezzi per la crescita (Francioni, 2010). Alla base del processo di internazionalizzazione vi sono due scelte decisionali strategiche chiave, relative alla selezione dei mercati esteri e delle modalità di entrata (Agndal e Chetty, 2007, Musso e Risso, 2007, Sakarya et al., 2007, Musso e Francioni, 2012). Per arrivare a una corretta selezione, per entrambi i processi la letteratura consiglia l’utilizzo di un approccio sistematico/proattivo, dove le imprese prima di arrivare alla scelta svolgono delle ricerche e analizzano e valutano una serie di fattori, tra cui quelli collegati alla distanza psichica percepita tra il paese d’origine e il mercato estero. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare il comportamento delle Piccole e Medie Imprese (PMI) del settore agroalimentare cercando di capire se tali imprese siano influenzate dai diversi drivers della distanza psichica durante la selezione dei mercati esteri e delle modalità di entrata e se alcuni drivers influenzano maggiormente uno dei due processi di scelta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.