L’art. 7 della legge europea 2013 (legge 6 agosto 2013, n. 97) ha ampliato la possibilità di accesso al pubblico impiego, secondo le modalità e nei limiti in cui era già consentito ai cittadini europei, anche ai familiari non europei di questi ultimi, purché titolari del diritto di soggiorno, nonché ai cittadini di Paesi terzi titolari del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria. La nota analizza problemi e sviluppi di tale ampliamento.

L’ampliamento dell’accesso al pubblico impiego agli stranieri non europei “lungo-soggiornanti”: una prima lettura della legge europea 2013

GNES, MATTEO
2013

Abstract

L’art. 7 della legge europea 2013 (legge 6 agosto 2013, n. 97) ha ampliato la possibilità di accesso al pubblico impiego, secondo le modalità e nei limiti in cui era già consentito ai cittadini europei, anche ai familiari non europei di questi ultimi, purché titolari del diritto di soggiorno, nonché ai cittadini di Paesi terzi titolari del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria. La nota analizza problemi e sviluppi di tale ampliamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2576801
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