Sant’Anna del Furlo è un piccolo borgo del comune marchigiano di Fossombrone (PU). Questo sito naturale, ricco di flora e fauna, da 3 anni ospita l’edizione Land Art al Furlo: un museo all’aperto tra il bosco e la diga dove sono presenti opere polimateriche create appositamente per essere esposte all’esterno e lasciate al loro naturale tempo-vita. Per valorizzare e gestire il sito, ogni opera è stata catalogata e georeferenziata mediante il posizionamento tramite GPS e ubicata in una mappa interattiva GIS-based. A livello cartografico ognuna delle 52 opere censite fa riferimento alla griglia di ampiezza 1km², fornita dall’EEA, nel sistema di riferimento ETRS89. Per la descrizione ambientale del territorio è stato inoltre intrapreso il rilevamento con relativo database basato sul metodo BioHab una metodologia condivisa a livello internazionale per la compilazione di dettagliate cartografie dell’uso del suolo. Per quanto concerne la catalogazione delle 52 opere il database relazionale è stato costruito secondo le indicazioni nella scheda ministeriale OAC (Opere Arte Contemporanea), che prevede una innumerevole quantità di informazioni ai materiali utilizzati, alla tecnica esecutiva, allo stato di conservazione ecc. Nel raccogliere questi dati ci si è avvalsi della collaborazione degli stessi artisti che si sono dimostrati molto interessati e hanno fornito la loro collaborazione che è risultata in molti casi determinante. Per consentire la massima fruizione dei risultati raggiunti e il download del materiale illustrativo delle opere è stato creato un apposito sito internet che permette di scaricare le schede in formato pdf anche tramite smartphone utilizzando il QR Code.
Land Art al Parco-Museo Sant’Anna del Furlo, Regione Marche
BARATIN, LAURA
;BERTOZZI, SARA
;MORETTI, ELVIO
2013
Abstract
Sant’Anna del Furlo è un piccolo borgo del comune marchigiano di Fossombrone (PU). Questo sito naturale, ricco di flora e fauna, da 3 anni ospita l’edizione Land Art al Furlo: un museo all’aperto tra il bosco e la diga dove sono presenti opere polimateriche create appositamente per essere esposte all’esterno e lasciate al loro naturale tempo-vita. Per valorizzare e gestire il sito, ogni opera è stata catalogata e georeferenziata mediante il posizionamento tramite GPS e ubicata in una mappa interattiva GIS-based. A livello cartografico ognuna delle 52 opere censite fa riferimento alla griglia di ampiezza 1km², fornita dall’EEA, nel sistema di riferimento ETRS89. Per la descrizione ambientale del territorio è stato inoltre intrapreso il rilevamento con relativo database basato sul metodo BioHab una metodologia condivisa a livello internazionale per la compilazione di dettagliate cartografie dell’uso del suolo. Per quanto concerne la catalogazione delle 52 opere il database relazionale è stato costruito secondo le indicazioni nella scheda ministeriale OAC (Opere Arte Contemporanea), che prevede una innumerevole quantità di informazioni ai materiali utilizzati, alla tecnica esecutiva, allo stato di conservazione ecc. Nel raccogliere questi dati ci si è avvalsi della collaborazione degli stessi artisti che si sono dimostrati molto interessati e hanno fornito la loro collaborazione che è risultata in molti casi determinante. Per consentire la massima fruizione dei risultati raggiunti e il download del materiale illustrativo delle opere è stato creato un apposito sito internet che permette di scaricare le schede in formato pdf anche tramite smartphone utilizzando il QR Code.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.