Il lavoro affronta il tema dello sviluppo della collaborazione e della creazione di network di imprese nel settore turistico attraverso lo strumento del contratto di rete e ha l’obiettivo di proporre alcune prime riflessioni emerse dall’analisi della letteratura e dalla ricerca empirica sulla sua diffusione e sul perseguimento, attraverso questa peculiare forma organizzativa, di obiettivi che si collocano nell’ambito di un’offerta turistica sostenibile. Ed ancora: «L’aggregazione a rete favorisce la definizione e il raggiungimento di obiettivi di turismo sostenibile, oltre che di obiettivi competitivi e innovativi in senso lato, e contri-buisce al cambiamento dell’offerta turistica? Quali sono, nello specifico, gli obiettivi orientati al turismo sostenibile presenti nei contratti di rete sino ad oggi sottoscritti?». La risposta a tale domanda e agli interrogativi di ricerca correlati diventa possibile se si coniuga il tema delle aggregazioni aziendali e delle forme reticolari, nel cui contesto si inserisce il contratto di rete, con quello della sostenibilità in ambito turistico. Sotto il profilo metodologico il disegno di ricerca si articola sul doppio piano induttivo e deduttivo, seguendo un’impostazione che è tipica della tradizione di ricerca economico-aziendale nazionale (Ferraris Franceschi 1978, 1998; Canziani 1998) e internazionale (Wolfram Cox, Hassard 2005). Il lavoro si suddivide in due parti principali: nella prima, dopo una breve introduzione, viene tracciato il framework teorico che tocca i due filoni sopra delineati proponendo una review dei principali contributi presenti in letteratura sul contratto di rete come nuovo strumento di aggregazione delle imprese e sulla sostenibilità nell’offerta turistica. In particolare, accanto ad una breve descrizione dei profili giuridici, strategici ed organizzativi del contratto di rete, l’attenzione si porta sugli studi che interpretano i rapporti di collaborazione come leva di sviluppo qualitativo e relazionale e come mezzo per realizzare strategie orientate alla sostenibilità (eco-sostenibilità e accessibilità). Nella se-conda parte viene presentata l’analisi empirica sviluppata in due momenti e con l’ausilio di diversi strumenti di indagine. Il primo corrisponde all’analisi esplorativa centrata sui contratti di rete stipulati nel settore turistico al febbraio 2013 (Infocamere 2013), finalizzata a identificare, attraverso strumenti di base di analisi descrittiva, il numero, la localizzazione geografica delle reti e la tipologia di oggetti dei contratti di rete. Il lavoro si spinge ad analizzare gli obiettivi delle reti turistiche attraverso la content analisys dei documenti e delle informazione reperibili tramite Internet, riguardanti 27 contratti di rete del settore turistico. Il secondo momento è relativo all’analisi di profondità di tre reti appartenenti a diverse regioni italiane (Veneto, Toscana, Puglia). L’obiettivo di questo step della ricerca è quello di individuare, oltre alla configurazione della governance e dell’assetto patrimoniale, le motivazioni che hanno indotto gli imprenditori a stipulare il contratto di rete (la partecipazione e promozione di eventi/iniziative atte a pubblicizzare e valorizzare sul mercato i servizi e prodotti offerti da un network di soggetti; la registrazione di un marchio comune; la creazione e il rafforzamento della brand image per valorizzare l’identità territoriale; la predisposizione di pacchetti unici tesi ad offrire un servizio completo; la realizzazione di piattaforme in grado di presentare l’offerta turistica integrata (a livello di prodotto e di servizi) nella logica della destinazione di tipo community, ecc.), gli ambiti di sostenibilità delle attività gestite in rete, i benefici e i risultati conseguiti. Infine, l’ultima sezione del lavoro sviluppa la discussione degli aspetti più rilevanti emersi dalla ricerca sul campo e presenta le riflessioni di sintesi, unitamente alle limitazioni e alle prospettive future della ricerca. I primi risultati dello studio evidenziano che ad oggi il contratto di rete non è ancora molto diffuso nel comparto turistico, sebbene l’ultimo biennio ne registri la crescita e diversi segnali ne lascino prospettare l’ulteriore sviluppo. A fronte di un trend positivo, gli obiettivi perseguiti attraverso l’aggregazione restano ancora prevalentemente orientati verso strategie di marketing, di integrazione della filiera turistica e di internazionalizzazione, pur lasciando spazio a proposte innovative che formalmente (quando espressamente previste come obiettivi del contratto) o informalmente (in quanto deducibili dal programma del contratto di rete) pongono in primo piano obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale e si spingono sino a contemplare servizi di turismo accessibile, ciò che adombra l’importanza di tale strumento rispetto al futuro della cultura della sostenibilità nell’offerta turistica.

Il contratto di rete per un turismo sostenibile

DEL BALDO, MARA
2014

Abstract

Il lavoro affronta il tema dello sviluppo della collaborazione e della creazione di network di imprese nel settore turistico attraverso lo strumento del contratto di rete e ha l’obiettivo di proporre alcune prime riflessioni emerse dall’analisi della letteratura e dalla ricerca empirica sulla sua diffusione e sul perseguimento, attraverso questa peculiare forma organizzativa, di obiettivi che si collocano nell’ambito di un’offerta turistica sostenibile. Ed ancora: «L’aggregazione a rete favorisce la definizione e il raggiungimento di obiettivi di turismo sostenibile, oltre che di obiettivi competitivi e innovativi in senso lato, e contri-buisce al cambiamento dell’offerta turistica? Quali sono, nello specifico, gli obiettivi orientati al turismo sostenibile presenti nei contratti di rete sino ad oggi sottoscritti?». La risposta a tale domanda e agli interrogativi di ricerca correlati diventa possibile se si coniuga il tema delle aggregazioni aziendali e delle forme reticolari, nel cui contesto si inserisce il contratto di rete, con quello della sostenibilità in ambito turistico. Sotto il profilo metodologico il disegno di ricerca si articola sul doppio piano induttivo e deduttivo, seguendo un’impostazione che è tipica della tradizione di ricerca economico-aziendale nazionale (Ferraris Franceschi 1978, 1998; Canziani 1998) e internazionale (Wolfram Cox, Hassard 2005). Il lavoro si suddivide in due parti principali: nella prima, dopo una breve introduzione, viene tracciato il framework teorico che tocca i due filoni sopra delineati proponendo una review dei principali contributi presenti in letteratura sul contratto di rete come nuovo strumento di aggregazione delle imprese e sulla sostenibilità nell’offerta turistica. In particolare, accanto ad una breve descrizione dei profili giuridici, strategici ed organizzativi del contratto di rete, l’attenzione si porta sugli studi che interpretano i rapporti di collaborazione come leva di sviluppo qualitativo e relazionale e come mezzo per realizzare strategie orientate alla sostenibilità (eco-sostenibilità e accessibilità). Nella se-conda parte viene presentata l’analisi empirica sviluppata in due momenti e con l’ausilio di diversi strumenti di indagine. Il primo corrisponde all’analisi esplorativa centrata sui contratti di rete stipulati nel settore turistico al febbraio 2013 (Infocamere 2013), finalizzata a identificare, attraverso strumenti di base di analisi descrittiva, il numero, la localizzazione geografica delle reti e la tipologia di oggetti dei contratti di rete. Il lavoro si spinge ad analizzare gli obiettivi delle reti turistiche attraverso la content analisys dei documenti e delle informazione reperibili tramite Internet, riguardanti 27 contratti di rete del settore turistico. Il secondo momento è relativo all’analisi di profondità di tre reti appartenenti a diverse regioni italiane (Veneto, Toscana, Puglia). L’obiettivo di questo step della ricerca è quello di individuare, oltre alla configurazione della governance e dell’assetto patrimoniale, le motivazioni che hanno indotto gli imprenditori a stipulare il contratto di rete (la partecipazione e promozione di eventi/iniziative atte a pubblicizzare e valorizzare sul mercato i servizi e prodotti offerti da un network di soggetti; la registrazione di un marchio comune; la creazione e il rafforzamento della brand image per valorizzare l’identità territoriale; la predisposizione di pacchetti unici tesi ad offrire un servizio completo; la realizzazione di piattaforme in grado di presentare l’offerta turistica integrata (a livello di prodotto e di servizi) nella logica della destinazione di tipo community, ecc.), gli ambiti di sostenibilità delle attività gestite in rete, i benefici e i risultati conseguiti. Infine, l’ultima sezione del lavoro sviluppa la discussione degli aspetti più rilevanti emersi dalla ricerca sul campo e presenta le riflessioni di sintesi, unitamente alle limitazioni e alle prospettive future della ricerca. I primi risultati dello studio evidenziano che ad oggi il contratto di rete non è ancora molto diffuso nel comparto turistico, sebbene l’ultimo biennio ne registri la crescita e diversi segnali ne lascino prospettare l’ulteriore sviluppo. A fronte di un trend positivo, gli obiettivi perseguiti attraverso l’aggregazione restano ancora prevalentemente orientati verso strategie di marketing, di integrazione della filiera turistica e di internazionalizzazione, pur lasciando spazio a proposte innovative che formalmente (quando espressamente previste come obiettivi del contratto) o informalmente (in quanto deducibili dal programma del contratto di rete) pongono in primo piano obiettivi di sviluppo economico, sociale e ambientale e si spingono sino a contemplare servizi di turismo accessibile, ciò che adombra l’importanza di tale strumento rispetto al futuro della cultura della sostenibilità nell’offerta turistica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2603778
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