Introduzione La suggestionabilità interrogativa è uno tra i principali fattori che può influenzare la testimonianza di un soggetto. La recente giurisprudenza invita magistrati e periti a prestare particolare attenzione a valutare se e come un minore, presunta vittima di abuso sessuale, riesca a respingere le suggestioni contenute nelle domande in fase di ascolto giudiziario. Gudjonsson ha validato uno strumento per la misurazione della suggestionabilità interrogativa in due forme parallele la GSS1 per gli adulti (1984) e la GSS2 per bambini (1986). La scala, validata in diversi Paesi Europei, misura la tendenza di un soggetto a cedere alle domande suggestive (yield) e la suscettibilità a lasciarsi condizionare dalla critica dell’intervistatore (shift). Nonostante i vari tentativi condotti anche in Italia per la validazione dello strumento, manca ancora oggi uno studio della sua diretta applicazione in contesti giudiziari. Metodo E’ stata somministrata la scala GSS2 ad un campione sperimentale di circa 40 minori, tutti presunte vittime di abuso sessuale, con età tra i 7 e i 17 anni. La scala è stata somministrata in perizia disposta per l’accertamento della loro capacità a rendere testimonianza. La prestazione del campione sperimentale è stata confrontata con un gruppo di controllo, costituito da minori che non avevano mai affrontato un contesto giudiziario. Risultati I risultati ottenuti rilevano come gli adolescenti cedano di meno alle suggestioni rispetto ai bambini. Il tipo di abuso e la gravità della violenza asseritamente subita non incidono sui livelli di suggestionabilità, mentre incide in maniera significativa l’essere stati interrogati in precedenza da parte di agenti di polizia o da magistrati. Conclusioni I risultati ottenuti indicano come la GSS2 sia uno strumento utile da applicare nei contesti peritali, in quanto capace di evidenziare il grado di suscettibilità alla suggestione del minore vittima-testimone.

La suggestionabilità testimoniale dei minori presunte vittime di abuso sessuale: applicazione della GSS2 di Gudjonsson

VAGNI, MONIA;
2012

Abstract

Introduzione La suggestionabilità interrogativa è uno tra i principali fattori che può influenzare la testimonianza di un soggetto. La recente giurisprudenza invita magistrati e periti a prestare particolare attenzione a valutare se e come un minore, presunta vittima di abuso sessuale, riesca a respingere le suggestioni contenute nelle domande in fase di ascolto giudiziario. Gudjonsson ha validato uno strumento per la misurazione della suggestionabilità interrogativa in due forme parallele la GSS1 per gli adulti (1984) e la GSS2 per bambini (1986). La scala, validata in diversi Paesi Europei, misura la tendenza di un soggetto a cedere alle domande suggestive (yield) e la suscettibilità a lasciarsi condizionare dalla critica dell’intervistatore (shift). Nonostante i vari tentativi condotti anche in Italia per la validazione dello strumento, manca ancora oggi uno studio della sua diretta applicazione in contesti giudiziari. Metodo E’ stata somministrata la scala GSS2 ad un campione sperimentale di circa 40 minori, tutti presunte vittime di abuso sessuale, con età tra i 7 e i 17 anni. La scala è stata somministrata in perizia disposta per l’accertamento della loro capacità a rendere testimonianza. La prestazione del campione sperimentale è stata confrontata con un gruppo di controllo, costituito da minori che non avevano mai affrontato un contesto giudiziario. Risultati I risultati ottenuti rilevano come gli adolescenti cedano di meno alle suggestioni rispetto ai bambini. Il tipo di abuso e la gravità della violenza asseritamente subita non incidono sui livelli di suggestionabilità, mentre incide in maniera significativa l’essere stati interrogati in precedenza da parte di agenti di polizia o da magistrati. Conclusioni I risultati ottenuti indicano come la GSS2 sia uno strumento utile da applicare nei contesti peritali, in quanto capace di evidenziare il grado di suscettibilità alla suggestione del minore vittima-testimone.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2610192
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