La misura della soddisfazione lavorativa e dello stress lavoro correlato nella medicina di famiglia sta assumendo un ruolo di primaria importanza nella gestione dei servizi sanitari, tanto da essere considerata un ulteriore indicatore della qualità assistenziale. Lo scopo dello studio è stato quello di esaminare la soddisfazione lavorativa e la misura dello stress nella medicina di famiglia e di individuare tutti quei fattori che possono avere un impatto su di essi. Tutti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta iscritti all’Albo della provincia di Pesaro Urbino nel 2012 (n=309) sono stati invitati a compilare un questionario postale che prevedeva una versione ridotta della Scala di Warr. Per la valutazione dello stress si è fatto ricorso, invece, a una forma semplificata e riaggiustata del modello ERI. Il tasso di risposta è stato del 54.4%. Un aspetto riguarda la buona corrispondenza tra i dati strutturali del campione con quelli della popolazione di riferimento. L’esame dei livelli di soddisfazione sembra evidenziare come valore fondante siano i livelli di collaborazione fra i colleghi e le caratteristiche ambientali del luogo di lavoro. Il confronto dei valori dell’ERI Ratio a livello distrettuale pone in evidenza segnali di malessere diffusi in tutti i distretti, con una media provinciale che si attesta sul valore di 1.28. I risultati dell’analisi di regressione multipla, condotta con il metodo step-wise, hanno mostrato che ben 6 voci della scala di Warr (libertà di scelta del metodo di lavoro, responsabilità derivante dal lavoro svolto, varietà del lavoro svolto, caratteristiche ambientali, riconoscimento derivante dal lavoro svolto, uso delle competenze) entrano nell’equazione di regressione, spiegando il 72% della variabilità della soddisfazione complessiva. Il presente studio ha confermato cha la versione ridotta tanto della scala di Warr quanto dell’ERI rappresentano validi strumenti per misurare la soddisfazione lavorativa del MMG e per individuare segnali di malessere o di benessere tra questi operatori. Essi, in sintesi, rappresentano un valido barometro per giudicare lo stato di salute della medicina di famiglia, specie in questa fase di riorganizzazione delle cure primarie, dove viene superata la figura del medico “solista” per approdare a nuove forme di associazione e collaborazione tra questi che consentono di dar vita a un sicuro e stabile riferimento per il paziente.

La misura della soddisfazione lavorativa e la previsione dello stress lavoro-correlato nella medicina di famiglia

FRANCI, ALBERTO;CORSI, MARIO;GURRIERI, CATERINA
2015

Abstract

La misura della soddisfazione lavorativa e dello stress lavoro correlato nella medicina di famiglia sta assumendo un ruolo di primaria importanza nella gestione dei servizi sanitari, tanto da essere considerata un ulteriore indicatore della qualità assistenziale. Lo scopo dello studio è stato quello di esaminare la soddisfazione lavorativa e la misura dello stress nella medicina di famiglia e di individuare tutti quei fattori che possono avere un impatto su di essi. Tutti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta iscritti all’Albo della provincia di Pesaro Urbino nel 2012 (n=309) sono stati invitati a compilare un questionario postale che prevedeva una versione ridotta della Scala di Warr. Per la valutazione dello stress si è fatto ricorso, invece, a una forma semplificata e riaggiustata del modello ERI. Il tasso di risposta è stato del 54.4%. Un aspetto riguarda la buona corrispondenza tra i dati strutturali del campione con quelli della popolazione di riferimento. L’esame dei livelli di soddisfazione sembra evidenziare come valore fondante siano i livelli di collaborazione fra i colleghi e le caratteristiche ambientali del luogo di lavoro. Il confronto dei valori dell’ERI Ratio a livello distrettuale pone in evidenza segnali di malessere diffusi in tutti i distretti, con una media provinciale che si attesta sul valore di 1.28. I risultati dell’analisi di regressione multipla, condotta con il metodo step-wise, hanno mostrato che ben 6 voci della scala di Warr (libertà di scelta del metodo di lavoro, responsabilità derivante dal lavoro svolto, varietà del lavoro svolto, caratteristiche ambientali, riconoscimento derivante dal lavoro svolto, uso delle competenze) entrano nell’equazione di regressione, spiegando il 72% della variabilità della soddisfazione complessiva. Il presente studio ha confermato cha la versione ridotta tanto della scala di Warr quanto dell’ERI rappresentano validi strumenti per misurare la soddisfazione lavorativa del MMG e per individuare segnali di malessere o di benessere tra questi operatori. Essi, in sintesi, rappresentano un valido barometro per giudicare lo stato di salute della medicina di famiglia, specie in questa fase di riorganizzazione delle cure primarie, dove viene superata la figura del medico “solista” per approdare a nuove forme di associazione e collaborazione tra questi che consentono di dar vita a un sicuro e stabile riferimento per il paziente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2627922
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