Con lo Statuto adottato nell’ottobre del 2012, l’Università di Roma “La Sapienza” ha escluso dall’elettorato attivo per gli organi elettivi universitari, tra gli altri, i docenti inattivi nell’attività di ricerca o valutati negativamente per l’attività didattica. Tale norma, che è stata ritenuta illegittima dal T.A.R. del Lazio, è stata invece ritenuta legittima dal Consiglio di Stato. La questione è di interesse per almeno tre diversi motivi: perché chiarisce il rapporto tra autonomia statutaria delle università e stato giuridico dei docenti (con particolare riferimento all’elettorato attivo); perché tocca il problema dell’applicabilità o meno dell’art. 48 della Costituzione alle elezioni universitarie; e perché rappresenta un primo, piccolo ma rilevate, passo verso il miglioramento dell’università italiana.
La limitabilità del diritto di voto dei docenti universitari inattivi
GNES, MATTEO
2015
Abstract
Con lo Statuto adottato nell’ottobre del 2012, l’Università di Roma “La Sapienza” ha escluso dall’elettorato attivo per gli organi elettivi universitari, tra gli altri, i docenti inattivi nell’attività di ricerca o valutati negativamente per l’attività didattica. Tale norma, che è stata ritenuta illegittima dal T.A.R. del Lazio, è stata invece ritenuta legittima dal Consiglio di Stato. La questione è di interesse per almeno tre diversi motivi: perché chiarisce il rapporto tra autonomia statutaria delle università e stato giuridico dei docenti (con particolare riferimento all’elettorato attivo); perché tocca il problema dell’applicabilità o meno dell’art. 48 della Costituzione alle elezioni universitarie; e perché rappresenta un primo, piccolo ma rilevate, passo verso il miglioramento dell’università italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.