La regione Marche da anni sta riducendo le strutture sanitarie sul territorio. Ufficialmente per razionalizzare le funzioni e per venire incontro ad una popolazione in rapido invecchiamento. Ma, di fatto, per contenere le spese e chiudere il bilancio in attivo. Questo significa: chiusura dei numerosi piccoli ospedali, nascita di Case della Salute, riduzione dei Pronto Soccorso e nascita di Punti di Pronto Intervento. Tre complessi ospedalieri prenderanno sviluppo a nord per la fusione degli ospedali di Fano e Pesaro, al centro nella sede di Torrette di Ancona, e a sud per la fusione degli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Ma le Marche sono una regione naturalmente e culturalmente molto frammentata. Inoltre la rete viaria non risulta omogenea e in grado di assicurare rapidi collegamenti. Così l’entroterra ed ampi territori intermedi risultano decentrati e privi di assistenza. Molte sono le proteste da parte delle comunità locali che si sentono abbandonate e private di un servizio indispensabile per il territorio. Abstract – The Marche region for years is reducing the health facilities in the area. Officially to streamline functions and to help a rapidly aging population. But, in fact, to contain costs and close the budget surplus. This means: elimination of many small hospitals, birth of Houses of Health, reduction of Emergency Department and realization of Points of First Aids. Three hospital complexes take development to the north (united hospitals of Fano and Pesaro), the center at the site of Torrette (Ancona), and south (united hospitals of Ascoli Piceno and San Benedetto del Tronto). But Marche is a region naturally and culturally fragmented. In addition, the road network is not homogeneous and capable of ensuring fast connections. So the hinterland and extensive territories are decentralized.

“Le Marche al bivio: tra progetto e riassetto sanitario” The Marche Region at the crossroads: between projectand restruring healthcare.

PERSI, PERIS;UGOLINI, MONICA
2015

Abstract

La regione Marche da anni sta riducendo le strutture sanitarie sul territorio. Ufficialmente per razionalizzare le funzioni e per venire incontro ad una popolazione in rapido invecchiamento. Ma, di fatto, per contenere le spese e chiudere il bilancio in attivo. Questo significa: chiusura dei numerosi piccoli ospedali, nascita di Case della Salute, riduzione dei Pronto Soccorso e nascita di Punti di Pronto Intervento. Tre complessi ospedalieri prenderanno sviluppo a nord per la fusione degli ospedali di Fano e Pesaro, al centro nella sede di Torrette di Ancona, e a sud per la fusione degli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Ma le Marche sono una regione naturalmente e culturalmente molto frammentata. Inoltre la rete viaria non risulta omogenea e in grado di assicurare rapidi collegamenti. Così l’entroterra ed ampi territori intermedi risultano decentrati e privi di assistenza. Molte sono le proteste da parte delle comunità locali che si sentono abbandonate e private di un servizio indispensabile per il territorio. Abstract – The Marche region for years is reducing the health facilities in the area. Officially to streamline functions and to help a rapidly aging population. But, in fact, to contain costs and close the budget surplus. This means: elimination of many small hospitals, birth of Houses of Health, reduction of Emergency Department and realization of Points of First Aids. Three hospital complexes take development to the north (united hospitals of Fano and Pesaro), the center at the site of Torrette (Ancona), and south (united hospitals of Ascoli Piceno and San Benedetto del Tronto). But Marche is a region naturally and culturally fragmented. In addition, the road network is not homogeneous and capable of ensuring fast connections. So the hinterland and extensive territories are decentralized.
2015
978-88-557-0553-0
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