Alcune ricerche hanno rilevato che elevati livelli di ansia matematica determinano una riduzione delle prestazioni della memoria di lavoro, soprattutto in compiti di natura numerica (Ashcraft e Kirk, 2001). Altri autori hanno ipotizzando che l’ansia determinerebbe un calo delle capacità della memoria di lavoro e, conseguentemente, una caduta delle prestazioni matematiche (Eysenck e Calvo, 1992; Faust 1992). Questo studio si è posto i seguenti obiettivi: rilevare se l’ansia matematica ha effetti sulla memoria di lavoro; studiare le relazioni tra ansia matematica e diverse tipologie di apprendimento; analizzare le differenze di genere nell’ansia matematica, anche in relazione alla memoria di lavoro e all’apprendimento. Ad un campione di 127 alunni del secondo anno di scuola secondaria di primo grado è stata somministrata la scala MARS-R (Saccani e Cornoldi, 2005) che valuta l’ansia di apprendimento matematico, di valutazione matematica e l’ansia scolastica. Dal campione sono stati selezionati due gruppi di studenti: uno con un livello basso di ansia matematica, l’altro con un livello alto. A questi studenti cui sono state somministrate due prove di memoria di lavoro: il Computation Test (Oberauer et al., 2000) che prevede l’elaborazione di stimoli numerici, e il Listening Test (Pazzaglia et al., 2000) che si basa sull’elaborazione di stimoli verbali, oltre ad alcuni test di apprendimento (AC-MT, comprensione del testo, dettato ortografico). I risultati ottenuti mostrano che gli studenti con un elevato livello di ansia matematica presentano un deficit esclusivamente nella memoria di lavoro numerica; gli stessi soggetti, inoltre, manifestano prestazioni deficitarie in alcuni compiti numerici, ma non nell’apprendimento verbale.

Ansia matematica: relazioni con la memoria di lavoro e l’apprendimento matematico e verbale

TONZAR, CLAUDIO
2013

Abstract

Alcune ricerche hanno rilevato che elevati livelli di ansia matematica determinano una riduzione delle prestazioni della memoria di lavoro, soprattutto in compiti di natura numerica (Ashcraft e Kirk, 2001). Altri autori hanno ipotizzando che l’ansia determinerebbe un calo delle capacità della memoria di lavoro e, conseguentemente, una caduta delle prestazioni matematiche (Eysenck e Calvo, 1992; Faust 1992). Questo studio si è posto i seguenti obiettivi: rilevare se l’ansia matematica ha effetti sulla memoria di lavoro; studiare le relazioni tra ansia matematica e diverse tipologie di apprendimento; analizzare le differenze di genere nell’ansia matematica, anche in relazione alla memoria di lavoro e all’apprendimento. Ad un campione di 127 alunni del secondo anno di scuola secondaria di primo grado è stata somministrata la scala MARS-R (Saccani e Cornoldi, 2005) che valuta l’ansia di apprendimento matematico, di valutazione matematica e l’ansia scolastica. Dal campione sono stati selezionati due gruppi di studenti: uno con un livello basso di ansia matematica, l’altro con un livello alto. A questi studenti cui sono state somministrate due prove di memoria di lavoro: il Computation Test (Oberauer et al., 2000) che prevede l’elaborazione di stimoli numerici, e il Listening Test (Pazzaglia et al., 2000) che si basa sull’elaborazione di stimoli verbali, oltre ad alcuni test di apprendimento (AC-MT, comprensione del testo, dettato ortografico). I risultati ottenuti mostrano che gli studenti con un elevato livello di ansia matematica presentano un deficit esclusivamente nella memoria di lavoro numerica; gli stessi soggetti, inoltre, manifestano prestazioni deficitarie in alcuni compiti numerici, ma non nell’apprendimento verbale.
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