L’apparato riproduttore dei Macrodasyida usualmente comprende due testicoli, uno o due ovari e due organi sessuali accessori, frontale (ricettacolo seminale) e caudale (organo copulatore). Organizzazione delle vie genitali, struttura ed ultrastruttura degli organi riproduttivi sono diagnostici a livello di famiglia e il loro uso in chiave filogenetica ha permesso di chiarire la posizione sistematica di alcuni taxa riducendo i conflitti tra gli scenari evoluzionistici desunti da caratteristiche morfologiche vs dati molecolari. Estendere le indagini morfologiche sui tratti riproduttivi è importante per quei taxa per i quali le indagini morfologiche e molecolari sono in disaccordo. Uno di questi casi coinvolge i generi Crasiella e Megadasys raggruppati, su base morfologica, rispettivamente nella famiglia dei Planodasyidae e dei Cephalodasyidae, ma che risultano sister taxa su base molecolare. L’uno o l’altro scenario risulterebbe rafforzato se sostenuto da dati emersi dal confronto dell’apparato riproduttore dei taxa coinvolti. Poiché le informazioni sul riproduttore e sugli spermatozoi di Megadasys risultano scarse, abbiamo intrapreso uno studio morfologico su esemplari di Megadasys sterreri rinvenuti a Lanzarote. Questa specie presenta due lunghi testicoli laterali i cui deferenti confluiscono in un poro ventrale, due ovari laterali all’intestino posteriore, organo frontale e organo caudale ben sviluppati e distinti l’uno dall’altro. Lo spermatozoo è filiforme, formato da acrosoma, complesso nucleo mitocondriale e da flagello con guaina elettrondensa circondante i due tubuli centrali. Le osservazioni hanno evidenziato diversi caratteri anatomici e spermatologici che avvicinano Megadasys a Crasiella più che ad altri Cephalodasyidae, sostenendo i risultati delle analisi filogenetiche molecolari. I risultati suggeriscono di procedere ad una revisione delle famiglie Cephalodasyidae e Planodasyidae poiché chiaramente polifiletiche.

SPERMATOZOO E SISTEMA RIPRODUTTORE AVVICINANO Megadasys A Crasiella (GASTROTRICHA, MACRODASYIDA)

GUIDI, LORETTA;BALSAMO, MARIA
2013

Abstract

L’apparato riproduttore dei Macrodasyida usualmente comprende due testicoli, uno o due ovari e due organi sessuali accessori, frontale (ricettacolo seminale) e caudale (organo copulatore). Organizzazione delle vie genitali, struttura ed ultrastruttura degli organi riproduttivi sono diagnostici a livello di famiglia e il loro uso in chiave filogenetica ha permesso di chiarire la posizione sistematica di alcuni taxa riducendo i conflitti tra gli scenari evoluzionistici desunti da caratteristiche morfologiche vs dati molecolari. Estendere le indagini morfologiche sui tratti riproduttivi è importante per quei taxa per i quali le indagini morfologiche e molecolari sono in disaccordo. Uno di questi casi coinvolge i generi Crasiella e Megadasys raggruppati, su base morfologica, rispettivamente nella famiglia dei Planodasyidae e dei Cephalodasyidae, ma che risultano sister taxa su base molecolare. L’uno o l’altro scenario risulterebbe rafforzato se sostenuto da dati emersi dal confronto dell’apparato riproduttore dei taxa coinvolti. Poiché le informazioni sul riproduttore e sugli spermatozoi di Megadasys risultano scarse, abbiamo intrapreso uno studio morfologico su esemplari di Megadasys sterreri rinvenuti a Lanzarote. Questa specie presenta due lunghi testicoli laterali i cui deferenti confluiscono in un poro ventrale, due ovari laterali all’intestino posteriore, organo frontale e organo caudale ben sviluppati e distinti l’uno dall’altro. Lo spermatozoo è filiforme, formato da acrosoma, complesso nucleo mitocondriale e da flagello con guaina elettrondensa circondante i due tubuli centrali. Le osservazioni hanno evidenziato diversi caratteri anatomici e spermatologici che avvicinano Megadasys a Crasiella più che ad altri Cephalodasyidae, sostenendo i risultati delle analisi filogenetiche molecolari. I risultati suggeriscono di procedere ad una revisione delle famiglie Cephalodasyidae e Planodasyidae poiché chiaramente polifiletiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2632609
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