La scuola dell’autonomia vive al proprio interno istanze e pratiche riconducibili da un lato alla metafora della comunità, dall’altro alla metafora della scuola come impresa. La prima ci restituisce le logiche della democrazia e della partecipazione come insieme di ideali e, contemporaneamente, come sistema di governo e di gestione, come metodo di una progettualità collegiale effettiva. Lo sforzo di chiarezza e di ricostruzione delle radici di questi concetti non può non ripercorrere il disincanto per le sue promesse mancate e gli ostacoli imprevisti, oltre alla stanchezza per la gestione di una complessità cui è impossibile porre degli argini, nel tempo del villaggio globale. La seconda, che si è imposta, non senza qualche prepotenza, in questi anni, costituisce una filosofia con cui confrontarsi criticamente e problematicamente, consapevoli che è ormai cresciuta nella scuola una cultura organizzativa, che si è integrata con la cultura della scuola stessa, trovando forme “curvate” su di essa. La riflessione conduce a tratteggiare alcuni fondamenti per un sistema decisionale che sappia unire gestione e partecipazione, per uno stile democratico che costituisca il nuovo senso comune nella scuola. In questa direzione, il volume, conduce la riflessione fino ad individuare quadri metodologici e ipotesi operative che consentano di dare concretezza a questa idea.

Progettare e governare la scuola. Democrazia e partecipazione dalla progettazione educativa all’organizzazione scolastica

MICHELINI, MARIA CHIARA
2006

Abstract

La scuola dell’autonomia vive al proprio interno istanze e pratiche riconducibili da un lato alla metafora della comunità, dall’altro alla metafora della scuola come impresa. La prima ci restituisce le logiche della democrazia e della partecipazione come insieme di ideali e, contemporaneamente, come sistema di governo e di gestione, come metodo di una progettualità collegiale effettiva. Lo sforzo di chiarezza e di ricostruzione delle radici di questi concetti non può non ripercorrere il disincanto per le sue promesse mancate e gli ostacoli imprevisti, oltre alla stanchezza per la gestione di una complessità cui è impossibile porre degli argini, nel tempo del villaggio globale. La seconda, che si è imposta, non senza qualche prepotenza, in questi anni, costituisce una filosofia con cui confrontarsi criticamente e problematicamente, consapevoli che è ormai cresciuta nella scuola una cultura organizzativa, che si è integrata con la cultura della scuola stessa, trovando forme “curvate” su di essa. La riflessione conduce a tratteggiare alcuni fondamenti per un sistema decisionale che sappia unire gestione e partecipazione, per uno stile democratico che costituisca il nuovo senso comune nella scuola. In questa direzione, il volume, conduce la riflessione fino ad individuare quadri metodologici e ipotesi operative che consentano di dare concretezza a questa idea.
2006
978-88-464-7923-5
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