Nel concludere con la mia relazione i lavori di questo Convegno, mi trovo nella difficile posizione di tentare di realizzare una sintesi non solo delle trattazioni che mi hanno preceduto, ma, in un certo senso, di un’esperienza che conta oltre duemila anni di storia. In proposito, vari aspetti hanno, a mio parere, offerto spunti di grande interesse e stimolano in modo particolare la riflessione, permettendo di individuare elementi dì continuità che tracciano un filo conduttore attraverso le diverse esperienze che si sono susseguite nel corso di questo lungo arco della storia. Infatti, da un lato, alcuni istituti del diritto commerciale moderno si pongono in sostanziale continuità con strumenti giuridici del diritto antico propri della prassi commerciale. Dall'altro, appare evidente come la mentalità e l'etica utilitaristica della classe mercantile si siano andate affermando mano a mano che la classe borghese diveniva classe dominando sostituendosi a quella aristocratico-fondiaria. Tale mentalità e i relativi valori sono oggi divenuti pienamente dominanti, grazie all'affermazione,anche in campo giuridico, del pensiero neoliberista. Gli assunti propri del neoliberismo, tuttavia, fondati sul principio della razionalità dei mercati e sull'effcient market hypotesis sono stati messi più di recente in dubbio da parte delle risultanze della finanza comportamentale, disciplina che coniuga l'economia con la psicologia sperimentale, e che ha messo in evidenza numerosi aspetti di irrazionalità nelle scelte di investimento ed economiche da parte degli attori del mercato. Tali risultanze hanno pertanto messo in crisi l'approccio tradizionale alla regolamentazione del mercato, basato sulla trasparenza dell'informazione, suggerendo la necessità di nuovi strumenti di tutela, fra cui una maggiore attenzione a programmi di educazione finanziaria e e un approccio più spiccatamente paternalistico da parte del legislatore.

Razionalità e irrazionalità dei mercati: il ruolo dell’economia comportamentale tra educazione e regolamentazione, paternalismo e antipaternalismo

RIGHINI, ELISABETTA
2016

Abstract

Nel concludere con la mia relazione i lavori di questo Convegno, mi trovo nella difficile posizione di tentare di realizzare una sintesi non solo delle trattazioni che mi hanno preceduto, ma, in un certo senso, di un’esperienza che conta oltre duemila anni di storia. In proposito, vari aspetti hanno, a mio parere, offerto spunti di grande interesse e stimolano in modo particolare la riflessione, permettendo di individuare elementi dì continuità che tracciano un filo conduttore attraverso le diverse esperienze che si sono susseguite nel corso di questo lungo arco della storia. Infatti, da un lato, alcuni istituti del diritto commerciale moderno si pongono in sostanziale continuità con strumenti giuridici del diritto antico propri della prassi commerciale. Dall'altro, appare evidente come la mentalità e l'etica utilitaristica della classe mercantile si siano andate affermando mano a mano che la classe borghese diveniva classe dominando sostituendosi a quella aristocratico-fondiaria. Tale mentalità e i relativi valori sono oggi divenuti pienamente dominanti, grazie all'affermazione,anche in campo giuridico, del pensiero neoliberista. Gli assunti propri del neoliberismo, tuttavia, fondati sul principio della razionalità dei mercati e sull'effcient market hypotesis sono stati messi più di recente in dubbio da parte delle risultanze della finanza comportamentale, disciplina che coniuga l'economia con la psicologia sperimentale, e che ha messo in evidenza numerosi aspetti di irrazionalità nelle scelte di investimento ed economiche da parte degli attori del mercato. Tali risultanze hanno pertanto messo in crisi l'approccio tradizionale alla regolamentazione del mercato, basato sulla trasparenza dell'informazione, suggerendo la necessità di nuovi strumenti di tutela, fra cui una maggiore attenzione a programmi di educazione finanziaria e e un approccio più spiccatamente paternalistico da parte del legislatore.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2642765
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact