Il libro di Antonio De Simone e di Davide D’Alessandro, uno storico della filosofia e un saggista filosofico- politico, nelle due parti in cui si compone, “mette in scena” – per il lettore d’oggi – l’originalità della filosofia e della perturbante ed estrema attualità che rispetto all’antico e al moderno pervadono nella sua complessa articolazione il pensiero politico, antropologico e storico di Machiavelli. Un’analisi originale e una “impossibile” ma necessaria sollecitazione dialogica costringono alla prova, nella “qualità dei tempi” che spiegano le “cagioni” del nostro presente, l’incidenza di un grande classico sui grandi temi che declinano nello “studiolo” di Niccolò il rapporto cruciale nell’ontologia dell’umano tra conflitto, potere, cultura e politica. L’occhio e lo sguardo obliquo di Machiavelli, uomo del Rinascimento italiano ed europeo, orbitano il suo pensiero “sulfureo” ed eccentrico con il quale l’“acutissimus florentinus” ha interpretato il formicolare agonistico e il brulicare combattivo, tumultuario, in cui si manifesta la commedia umana tra desiderio e paura, fortuna e virtù, ricchezza e povertà, corruzione e libertà. Un Machiavelli filosofo totus politicus, che lo rende ancora uno “specchio” inquietante per noi.
Antonio De Simone, Davide D'Alessandro, Intervista a Machiavelli. Tra cultura, filosofia e politica, Morlacchi Editore, Perugia 2016. ISBN - 788860-748-188
DE SIMONE, ANTONIO
2016
Abstract
Il libro di Antonio De Simone e di Davide D’Alessandro, uno storico della filosofia e un saggista filosofico- politico, nelle due parti in cui si compone, “mette in scena” – per il lettore d’oggi – l’originalità della filosofia e della perturbante ed estrema attualità che rispetto all’antico e al moderno pervadono nella sua complessa articolazione il pensiero politico, antropologico e storico di Machiavelli. Un’analisi originale e una “impossibile” ma necessaria sollecitazione dialogica costringono alla prova, nella “qualità dei tempi” che spiegano le “cagioni” del nostro presente, l’incidenza di un grande classico sui grandi temi che declinano nello “studiolo” di Niccolò il rapporto cruciale nell’ontologia dell’umano tra conflitto, potere, cultura e politica. L’occhio e lo sguardo obliquo di Machiavelli, uomo del Rinascimento italiano ed europeo, orbitano il suo pensiero “sulfureo” ed eccentrico con il quale l’“acutissimus florentinus” ha interpretato il formicolare agonistico e il brulicare combattivo, tumultuario, in cui si manifesta la commedia umana tra desiderio e paura, fortuna e virtù, ricchezza e povertà, corruzione e libertà. Un Machiavelli filosofo totus politicus, che lo rende ancora uno “specchio” inquietante per noi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.