Introduzione Le tradizionali batterie per la valutazione dell’intelligenza, sature di fattori verbali, sono poco adatte per alcune tipologie di individui con difficoltà nella comunicazione verbale. La Leiter- 3 (2013; standardizzazione italiana di Cornoldi, Giofrè e Belacchi, 2016) contiene stimoli per quan¬to possibile non legati al linguaggio e viene somministrata in modo completamente non verbale. Alcuni studi hanno evidenziato che individui con DSL, che, per definizione, dovrebbero possedere abilità non verbali nella norma, presentano difficoltà anche in compiti non linguistici (es., Donlan, Cowan, Newton & Lloyd, 2007) e, in particolare, in un largo set di Funzioni Esecutive, anche quando corrette sulla base delle abilità verbali (Henry, Messer & Nash, 2012). Obiettivo del contributo è esaminare lo sviluppo dell’intelligenza fluida in un gruppo di bambini con DSL per mezzo della Batteria Leiter-3. Metodo A 20 bambini italiani con DSL (E. M. = 4.95 [4.50], 30% F) sono state soministrate le prove della Batteria Leiter-3, presso la struttura sanitaria presso cui sono in carico, nel corso della standardizzazione italiana. Risultati Le prestazioni del gruppo sono risultate significativamente al di sotto della nor¬ma in quasi tutti gli indici e subtest, coerentemente con i dati della letteratura (Henry, Messer e Nash, 2012), e comparabili a quelle della standardizzazione statunitense (QI non verbale = 93.3). La differenza, rispetto ai punteggi normativi, è moderata nel QI e nei subtest della batteria Cognitiva, maggiore nei subtest della batteria Attenzione e Memoria (con performance prossime o al di sotto di una deviazione standard). Conclusioni I risultati confermano la presenza in bambini con DSL di un ampia gamma di difficoltà oltre quelle peculiarmente linguistiche. Riteniamo che sia necessario indagare sulla specificita di tale compromissione in rapporto ai diversi quadri clinici del Disturbo di linguaggio, ai fini anche di un approccio riabilitativo. Bibliografia Cornoldi C., Giofrè D. e Belacchi C. (2016), LEITER-3. Leiter International Performance Scale-Tirth Edition (2013). Standardizzazione italiana, Giunti OS, Firenze Donland C., Cowan R., Newton E.J. & Lloyd D., (2007), The role of language in mathematical development: Evidence from children with specific language impairments, Cognition 103:23–33 Henry L.A., Messer D.J. & Nash G., (2012) Executive functioning in children with specific language impairment. Journal Child Psych Psychiatry, 53(1):37-45.

Il contributo delle Leiter-3 nell’assessment dell’Intelligenza fluida nei bambini con Disturbo Specifico di Linguaggio (DSL)

BELACCHI, CARMEN;
2016

Abstract

Introduzione Le tradizionali batterie per la valutazione dell’intelligenza, sature di fattori verbali, sono poco adatte per alcune tipologie di individui con difficoltà nella comunicazione verbale. La Leiter- 3 (2013; standardizzazione italiana di Cornoldi, Giofrè e Belacchi, 2016) contiene stimoli per quan¬to possibile non legati al linguaggio e viene somministrata in modo completamente non verbale. Alcuni studi hanno evidenziato che individui con DSL, che, per definizione, dovrebbero possedere abilità non verbali nella norma, presentano difficoltà anche in compiti non linguistici (es., Donlan, Cowan, Newton & Lloyd, 2007) e, in particolare, in un largo set di Funzioni Esecutive, anche quando corrette sulla base delle abilità verbali (Henry, Messer & Nash, 2012). Obiettivo del contributo è esaminare lo sviluppo dell’intelligenza fluida in un gruppo di bambini con DSL per mezzo della Batteria Leiter-3. Metodo A 20 bambini italiani con DSL (E. M. = 4.95 [4.50], 30% F) sono state soministrate le prove della Batteria Leiter-3, presso la struttura sanitaria presso cui sono in carico, nel corso della standardizzazione italiana. Risultati Le prestazioni del gruppo sono risultate significativamente al di sotto della nor¬ma in quasi tutti gli indici e subtest, coerentemente con i dati della letteratura (Henry, Messer e Nash, 2012), e comparabili a quelle della standardizzazione statunitense (QI non verbale = 93.3). La differenza, rispetto ai punteggi normativi, è moderata nel QI e nei subtest della batteria Cognitiva, maggiore nei subtest della batteria Attenzione e Memoria (con performance prossime o al di sotto di una deviazione standard). Conclusioni I risultati confermano la presenza in bambini con DSL di un ampia gamma di difficoltà oltre quelle peculiarmente linguistiche. Riteniamo che sia necessario indagare sulla specificita di tale compromissione in rapporto ai diversi quadri clinici del Disturbo di linguaggio, ai fini anche di un approccio riabilitativo. Bibliografia Cornoldi C., Giofrè D. e Belacchi C. (2016), LEITER-3. Leiter International Performance Scale-Tirth Edition (2013). Standardizzazione italiana, Giunti OS, Firenze Donland C., Cowan R., Newton E.J. & Lloyd D., (2007), The role of language in mathematical development: Evidence from children with specific language impairments, Cognition 103:23–33 Henry L.A., Messer D.J. & Nash G., (2012) Executive functioning in children with specific language impairment. Journal Child Psych Psychiatry, 53(1):37-45.
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