Aimee Spector dal 2001, attraverso una serie di studi randomizzati controllati, sviluppa e dimostra l’efficacia di un protocollo di stimolazione cognitiva per persone affette da demenza di grado lieve-moderato (Spector et al., 2006). Il presente studio, i cui dati preliminari sono stati presentati lo scorso anno, si è proposto di verificare in un campione di 39 grandi vecchi con demenza l’efficacia del protocollo Spector e confermare quanto già riportato in letteratura (Woods et al., 2012). Si è però inteso ovviare ai limiti metodologici degli studi precedenti comparando l’efficacia del protocollo con un gruppo di controllo attivo impiegato in attività alternative ma comparabili, per numero di sessioni, a quelle svolte dal gruppo sperimentale. Sono state poi introdotte prove volte ad indagare l’eventuale miglioramento in aree quasi o completamente nuove nell’ambito della stimolazione cognitiva in anziani con demenza come il linguaggio. Nello specifico, quindi, è stata valutata l’efficacia a breve e lungo termine (follow-up a 3 mesi) in prove volte ad indagare il funzionamento cognitivo globale, il tono dell’umore, aspetti comportamentali, qualità di vita e abilità di produzione linguistica. Si riportano i risultati ormai definitivi dello studio e vengono discussi ex novo i risultati relativi al mantenimento nel tempo (follow-up a tre mesi) dei benefici ottenuti.
Efficacia a breve e lungo termine del protocollo Spector, presso la residenza protetta
CAPOTOSTO, EMANUELA;BELACCHI, CARMEN;DE FELICE, FRANCO
2016
Abstract
Aimee Spector dal 2001, attraverso una serie di studi randomizzati controllati, sviluppa e dimostra l’efficacia di un protocollo di stimolazione cognitiva per persone affette da demenza di grado lieve-moderato (Spector et al., 2006). Il presente studio, i cui dati preliminari sono stati presentati lo scorso anno, si è proposto di verificare in un campione di 39 grandi vecchi con demenza l’efficacia del protocollo Spector e confermare quanto già riportato in letteratura (Woods et al., 2012). Si è però inteso ovviare ai limiti metodologici degli studi precedenti comparando l’efficacia del protocollo con un gruppo di controllo attivo impiegato in attività alternative ma comparabili, per numero di sessioni, a quelle svolte dal gruppo sperimentale. Sono state poi introdotte prove volte ad indagare l’eventuale miglioramento in aree quasi o completamente nuove nell’ambito della stimolazione cognitiva in anziani con demenza come il linguaggio. Nello specifico, quindi, è stata valutata l’efficacia a breve e lungo termine (follow-up a 3 mesi) in prove volte ad indagare il funzionamento cognitivo globale, il tono dell’umore, aspetti comportamentali, qualità di vita e abilità di produzione linguistica. Si riportano i risultati ormai definitivi dello studio e vengono discussi ex novo i risultati relativi al mantenimento nel tempo (follow-up a tre mesi) dei benefici ottenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.