Nelle Marche la politica attiva del lavoro Garanzia Giovani ha registrato un alto livello di adesione tra i giovani, tanto che il tasso di adesione è stato prossimo al 100% dei destinatari. Di fronte al rischio di sollecitare aspettative alle quale non sapeva se avrebbe potuto rispondere, la Regione Marche ha offerto solo quelle misure che era sicura di poter mettere in opera. In base alle testimonianze possiamo dire che la grande maggioranza dei beneficiari sono stati giovani che avevano un atteggiamento particolarmente proattivo e che avevano le capacità di attivare alcune connessioni personali. Per quanto positivo questo aspetto della implementazione è paradossale. Il target dichiarato a livello europeo e italiano di questa politica sono infatti i cosiddetti Not in Employment, Education or Training (NEET), cioè persone che restano escluse dal mondo del lavoro o della formazione proprio per la carenza di un atteggiamento proattivo o per la scarsità del loro capitale sociale. La occupabilità appare allora non tanto una qualità individuale quanto una qualità della relazione tra la persona e la sfera del mercato del lavoro nella quale essa riesce ad sviluppare le sue relazioni. I tirocini finanziati da questa politica si sono tradotti più facilmente in relazioni durature di lavoro quando rispondevano a progetti di formazione condivisi tra il lavoratore e l’azienda, laddove questa accordo è stato forzato dallo stato di necessità non sono mancati i casi di sfruttamento di manodopera a spese del bilancio pubblico per svolgere attività che non producevano esiti alla fine dell’esperienza. I corsi di formazione finanziati erano ben fatti, a sentire l’opinione dei beneficiari, però troppo spesso non corrispondevano alle reali esigenze del mercato del lavoro locale. La configurazione parcellizzata del tessuto d’impresa rende in effetti difficile prevedere le evoluzioni future della domanda di lavoro e in condizioni di scarsa crescita le piccole imprese che prevalgono nel sistema economico marchigiano generano una di domanda di lavoro e di ricambio della manodopera troppo debole rispetto all’offerta. In the Marche region Youth Guarantee (YG) registered high levels of adhesion by young people as the subscription rate has reached almost 100% of the estimated target base. The Marche regional government has preferred not to rise high expectations in a large number of young people, offering only those policy measures that was able to fund. Those who seem to have benefited the most of those policies are young people who were already active in seeking a job and who had more expertise or network resources. These don’t attain strictly to the NEET condition. Internships have resulted in real employment when responded to real training projects shared between the worker and the company, otherwise they often risked to become a way to exploit workers at expenses of public budget. Beneficiaries showed a good opinion of training courses but complained about job offers and skills matching on the local market. Weakness and fragmentation of the supply in labour market make difficult a good planning of training needs. Respondents to our interviews can be summarized in three main categories: skilled, confused and disadvantaged. The first ones can benefit from YG limited resources because they have added it to their own social capital; the second ones had troubles in gaining from this chance as they miss some personal or social capital; the last ones are not helped and in many cases not even touched by this policy, and unfortunately they are closer to the core of real NEET youth that were expected to be the main target of this active labour market policy.

Garanzie o promesse? Le politiche attive del lavoro nelle Marche dal punto di vista dei beneficiari.

GIANNELLI, NICOLA;
2016

Abstract

Nelle Marche la politica attiva del lavoro Garanzia Giovani ha registrato un alto livello di adesione tra i giovani, tanto che il tasso di adesione è stato prossimo al 100% dei destinatari. Di fronte al rischio di sollecitare aspettative alle quale non sapeva se avrebbe potuto rispondere, la Regione Marche ha offerto solo quelle misure che era sicura di poter mettere in opera. In base alle testimonianze possiamo dire che la grande maggioranza dei beneficiari sono stati giovani che avevano un atteggiamento particolarmente proattivo e che avevano le capacità di attivare alcune connessioni personali. Per quanto positivo questo aspetto della implementazione è paradossale. Il target dichiarato a livello europeo e italiano di questa politica sono infatti i cosiddetti Not in Employment, Education or Training (NEET), cioè persone che restano escluse dal mondo del lavoro o della formazione proprio per la carenza di un atteggiamento proattivo o per la scarsità del loro capitale sociale. La occupabilità appare allora non tanto una qualità individuale quanto una qualità della relazione tra la persona e la sfera del mercato del lavoro nella quale essa riesce ad sviluppare le sue relazioni. I tirocini finanziati da questa politica si sono tradotti più facilmente in relazioni durature di lavoro quando rispondevano a progetti di formazione condivisi tra il lavoratore e l’azienda, laddove questa accordo è stato forzato dallo stato di necessità non sono mancati i casi di sfruttamento di manodopera a spese del bilancio pubblico per svolgere attività che non producevano esiti alla fine dell’esperienza. I corsi di formazione finanziati erano ben fatti, a sentire l’opinione dei beneficiari, però troppo spesso non corrispondevano alle reali esigenze del mercato del lavoro locale. La configurazione parcellizzata del tessuto d’impresa rende in effetti difficile prevedere le evoluzioni future della domanda di lavoro e in condizioni di scarsa crescita le piccole imprese che prevalgono nel sistema economico marchigiano generano una di domanda di lavoro e di ricambio della manodopera troppo debole rispetto all’offerta. In the Marche region Youth Guarantee (YG) registered high levels of adhesion by young people as the subscription rate has reached almost 100% of the estimated target base. The Marche regional government has preferred not to rise high expectations in a large number of young people, offering only those policy measures that was able to fund. Those who seem to have benefited the most of those policies are young people who were already active in seeking a job and who had more expertise or network resources. These don’t attain strictly to the NEET condition. Internships have resulted in real employment when responded to real training projects shared between the worker and the company, otherwise they often risked to become a way to exploit workers at expenses of public budget. Beneficiaries showed a good opinion of training courses but complained about job offers and skills matching on the local market. Weakness and fragmentation of the supply in labour market make difficult a good planning of training needs. Respondents to our interviews can be summarized in three main categories: skilled, confused and disadvantaged. The first ones can benefit from YG limited resources because they have added it to their own social capital; the second ones had troubles in gaining from this chance as they miss some personal or social capital; the last ones are not helped and in many cases not even touched by this policy, and unfortunately they are closer to the core of real NEET youth that were expected to be the main target of this active labour market policy.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2644440
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