La Scuola di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Urbino, sta sviluppando da alcuni anni sui dipinti su supporto ligneo ricerche nell’ambito del rilievo 3D e della gestione dei dati relativi alla documentazione tramite i sistemi GIS. In particolare i rilievi 3D del supporto ottenuti con tecnologie laser scanner e/o con sistemi di ricostruzione 3D basati sull’acquisizione di immagini auto calibrate per ottenere un modello digitale della superficie rilevata. I rilievi sono utilizzati per un confronto geometrico tra acquisizioni successive che permette di valutare eventuali spostamenti dovuti a modificazioni del supporto. Naturalmente la grande accuratezza e la ripetibilità delle misure approntate in campagne di monitoraggio temporale, lì dove il solo controllo visivo o fotografico non fornisce sufficienti garanzie, permetterà di valutare analiticamente le possibili deformazioni del supporto fornendo dati di tipo quantitativo. Sono messi a confronto diversi sistemi di rilevamento tridimensionale per verificarne l’accuratezza e l’efficacia ed i risultati così ottenuti sono gestiti successivamente nella loro complessità con sistemi informativi di tipo GIS utilizzando dei tools normalmente applicati in altri ambiti a carattere territoriale o più propriamente nell’ambito dei beni culturali legati a complessi a architettonici e ai siti archeologici.

SISTEMI GIS APPLICATI AL RESTAURO: INDAGINI SUI DIPINTI SU TAVOLA

BARATIN, LAURA;BERTOZZI, SARA;CHECCUCCI, GIOVANNI;MORETTI, ELVIO;SACCUMAN, ROBERTO
2017

Abstract

La Scuola di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Urbino, sta sviluppando da alcuni anni sui dipinti su supporto ligneo ricerche nell’ambito del rilievo 3D e della gestione dei dati relativi alla documentazione tramite i sistemi GIS. In particolare i rilievi 3D del supporto ottenuti con tecnologie laser scanner e/o con sistemi di ricostruzione 3D basati sull’acquisizione di immagini auto calibrate per ottenere un modello digitale della superficie rilevata. I rilievi sono utilizzati per un confronto geometrico tra acquisizioni successive che permette di valutare eventuali spostamenti dovuti a modificazioni del supporto. Naturalmente la grande accuratezza e la ripetibilità delle misure approntate in campagne di monitoraggio temporale, lì dove il solo controllo visivo o fotografico non fornisce sufficienti garanzie, permetterà di valutare analiticamente le possibili deformazioni del supporto fornendo dati di tipo quantitativo. Sono messi a confronto diversi sistemi di rilevamento tridimensionale per verificarne l’accuratezza e l’efficacia ed i risultati così ottenuti sono gestiti successivamente nella loro complessità con sistemi informativi di tipo GIS utilizzando dei tools normalmente applicati in altri ambiti a carattere territoriale o più propriamente nell’ambito dei beni culturali legati a complessi a architettonici e ai siti archeologici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2648065
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