Il contributo presenta i risultati di un ventennio di indagini svolte dalla cattedra di archeologia cristiana e medievale dell'Università di Urbino in àmbito medio-adriatico. L'oggetto delle ricerche è la ricostruzione diacronica delle espressioni del popolamento tra Tardoantico e alto Medioevo in un bacino territoriale ricadente nelle attuali province di Pesaro-Urbino e di Rimini (3427,6 km2). Il metodo ha previsto analisi documentarie, topografiche, geomorfologiche, ricognizioni territoriali e scavi archeologici. È affrontata la crisi del paesaggio antico, sono indagati l'impatto delle guerre greco-gotiche, la successiva riorganizzazione del popolamento, l'apporto delle popolazioni alloctone e, infine, il fenomeno dell'incastellamento. Il dato è vigilato dal punto di vista archeologico, socio-economico e geografico / geomorfologico per giungere ad una lettura, ed interpretazione, quanto più esaustiva di un contesto che, ad oggi, mancava di un'analisi effettuata su dati a larga scala. Emerge un quadro del popolamento che presenta innovativi spunti di dibattito che pongono quest'area dell'Esarcato maggiormente in relazione con il -modello toscano- rispetto alle consuetudini insediative riscontrate nel territorio ravennate.
Sulle dinamiche del popolamento tra IV e XI secolo in area medio-adriatica (Romagna meridionale, Marche settentrionali). Le concordanze toscane.
SACCO, DANIELE
2016
Abstract
Il contributo presenta i risultati di un ventennio di indagini svolte dalla cattedra di archeologia cristiana e medievale dell'Università di Urbino in àmbito medio-adriatico. L'oggetto delle ricerche è la ricostruzione diacronica delle espressioni del popolamento tra Tardoantico e alto Medioevo in un bacino territoriale ricadente nelle attuali province di Pesaro-Urbino e di Rimini (3427,6 km2). Il metodo ha previsto analisi documentarie, topografiche, geomorfologiche, ricognizioni territoriali e scavi archeologici. È affrontata la crisi del paesaggio antico, sono indagati l'impatto delle guerre greco-gotiche, la successiva riorganizzazione del popolamento, l'apporto delle popolazioni alloctone e, infine, il fenomeno dell'incastellamento. Il dato è vigilato dal punto di vista archeologico, socio-economico e geografico / geomorfologico per giungere ad una lettura, ed interpretazione, quanto più esaustiva di un contesto che, ad oggi, mancava di un'analisi effettuata su dati a larga scala. Emerge un quadro del popolamento che presenta innovativi spunti di dibattito che pongono quest'area dell'Esarcato maggiormente in relazione con il -modello toscano- rispetto alle consuetudini insediative riscontrate nel territorio ravennate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.