Il presente saggio intende riflettere sul problematico rapporto fra il genere dell’antologia poetica e il canone che essa avvalora ex ante spesso senza intravederne i punti di criticità. Attraverso al- cuni esempi, che riportano a secoli diversi, il percorso storico dell’antologia rivela elementi di interessante continuità dalla fondazione del primo Canone alessandrino alle ultime esperienze in rete, ma anche momenti di svolta che coincidono sempre con l’evoluzione del sistema editoriale in cui la letteratura è inserita. Rispetto alla produzione contemporanea, l’autore sottolinea l’importanza per l’antologia di sganciarsi, da un lato, dai condizionamenti del canone, ormai sventolato da improbabili programmi scolastici e, di rimando, da un mercato librario precarizza- to dalla concentrazione monopolistica della filiera; e di presentarsi, dall’altro lato, come un «ge- sto critico» il cui valore cioè sarà tanto più interessante e credibile quanto più la personalità del curatore, di provata competenza, saprà dimostrare, con profondità di interpretazione, nuove prospettive e nuovi orizzonti di lettura di fronte alla galassia in espansione della letteratura. This essay intends to reflect on the problematic relationship between the genre of poetic an- thology and the canon that corroborates it ex ante, often without catching a glimpse of the points of criticism. Via some examples, which date back to different centuries, the historical path of the anthology reveals elements of interesting continuity since the foundation of the first Canon of Alexandria to the latest online experiences, but also to pivotal moments that always co- incide with the evolution of the editorial system in which literature is embedded. Compared to contemporary production, the author emphasizes how, on the one hand, it becomes important for the anthology to disengage the canonical constraints, now upset by improbable school cur- ricula and, by reference, by a book market that is rendered precarious due to the monopoly of the production chain. On the other hand, the anthology presents itself as a «critical gesture» whose value will be so much more interesting and credible as the personality of the (experi- enced) curator will be able to demonstrate, through a profound interpretation, new perspectives and new horizons of reading facing the expanding literary galaxy.

L'antologia come principio di 'falsificabilità' della letteratura

RITROVATO, SALVATORE
2017

Abstract

Il presente saggio intende riflettere sul problematico rapporto fra il genere dell’antologia poetica e il canone che essa avvalora ex ante spesso senza intravederne i punti di criticità. Attraverso al- cuni esempi, che riportano a secoli diversi, il percorso storico dell’antologia rivela elementi di interessante continuità dalla fondazione del primo Canone alessandrino alle ultime esperienze in rete, ma anche momenti di svolta che coincidono sempre con l’evoluzione del sistema editoriale in cui la letteratura è inserita. Rispetto alla produzione contemporanea, l’autore sottolinea l’importanza per l’antologia di sganciarsi, da un lato, dai condizionamenti del canone, ormai sventolato da improbabili programmi scolastici e, di rimando, da un mercato librario precarizza- to dalla concentrazione monopolistica della filiera; e di presentarsi, dall’altro lato, come un «ge- sto critico» il cui valore cioè sarà tanto più interessante e credibile quanto più la personalità del curatore, di provata competenza, saprà dimostrare, con profondità di interpretazione, nuove prospettive e nuovi orizzonti di lettura di fronte alla galassia in espansione della letteratura. This essay intends to reflect on the problematic relationship between the genre of poetic an- thology and the canon that corroborates it ex ante, often without catching a glimpse of the points of criticism. Via some examples, which date back to different centuries, the historical path of the anthology reveals elements of interesting continuity since the foundation of the first Canon of Alexandria to the latest online experiences, but also to pivotal moments that always co- incide with the evolution of the editorial system in which literature is embedded. Compared to contemporary production, the author emphasizes how, on the one hand, it becomes important for the anthology to disengage the canonical constraints, now upset by improbable school cur- ricula and, by reference, by a book market that is rendered precarious due to the monopoly of the production chain. On the other hand, the anthology presents itself as a «critical gesture» whose value will be so much more interesting and credible as the personality of the (experi- enced) curator will be able to demonstrate, through a profound interpretation, new perspectives and new horizons of reading facing the expanding literary galaxy.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2651050
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact