Dopo un excursus sul dibattito novecentesco a riguardo, il contributo esplora come questo concetto possa arricchire la conoscenza simbolica delle passate relazioni tra i sessi e la sua ricaduta nei processi educativi. Cosa sarebbe infatti la cosiddetta storia dell’educazione femminile se non conoscessimo gli insegnamenti pubblici trasmessi, nella tradizione europea, dai miti-guida della Grecia classica? E risalendo alle grandi civiltà preistoriche, come potremmo capire i cambiamenti sociali e gli standard emotivi, senza considerare la complessità dei simboli - in questo caso, l’occhio e il serpente - che li hanno guidati? 


Poteri educativi dell'immaginario. Un caso emblematico. RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE

GIALLONGO ANGELA
2016

Abstract

Dopo un excursus sul dibattito novecentesco a riguardo, il contributo esplora come questo concetto possa arricchire la conoscenza simbolica delle passate relazioni tra i sessi e la sua ricaduta nei processi educativi. Cosa sarebbe infatti la cosiddetta storia dell’educazione femminile se non conoscessimo gli insegnamenti pubblici trasmessi, nella tradizione europea, dai miti-guida della Grecia classica? E risalendo alle grandi civiltà preistoriche, come potremmo capire i cambiamenti sociali e gli standard emotivi, senza considerare la complessità dei simboli - in questo caso, l’occhio e il serpente - che li hanno guidati? 

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