La FIbromialgia (F) è una patologia caratterizzata da dolore cronico diffuso e da una serie di sintomi extrascheletrici ben individuati da questionari orientati quali il PLI (Pain Location Inventory) e da SIQR (Symptom Impact Pain Questionnaire). L’approccio terapeutico al paziente (P) con F è multidicliplinare. Sempre più diffuso è l’intervento dello psicologo (Ps), sia per consiglio del medico di medicina generale, sia dello specialista reumatologo (R) o di altra branca che si interessi di F, sia per consultazione decisa autonomamente da parte del P. I nuovi modelli sociali, una conoscenza diretta della F attraverso stampa divulgativa ed attraverso il web hanno reso più facile il consulto dello Ps deciso autonomamente dal P con F. L’intervento dello Ps è da considerarsi a tutti gli effetti come una delle scelte terapeutiche non farmacologiche nella complessa gestione della F. Una figura di tipo innovativo è senz’altro lo Psicoterapeuta ad orientamento umanistico-bioenergetico, poiché grazie all'approccio corporeo è possibile lavorare sia sul sintomo che sulle dimensione psichiche legate al vissuto fibromialgico. MATERIALI E METODI – Sono state studiate 8 P affette da F secondo ACR 1990 e 2010, tutte di sesso femminile, età 36-65 anni (media 48), con diagnosi formulate da anni 14 ad anni 2 precedenti l’intervento (media 8); e un livello di istruzione medio inferiore. Per quel che riguarda l’impiego, 2 P svolgevano regolare attività lavorativa, 1 era inabile al lavoro, 5 erano casalinghe. Solo una P assumeva terapia farmacologia antidepressiva, le restanti avevano sospeso la farmacoterapia per mancata risposta. Il protocollo di studio comprendeva 3 colloqui psicologici individuali con intervista semistrutturata e somministrazione di test per la misurazione delle autonomie e funzioni, qualità della vita, depressione, ansia, alessitimia, capacità relazionali, espressive e creative; 10 incontri di gruppo con sessioni di bioenergetica applicata, con attenzione all'instaurarsi e al potenziamento della relazione umana (metodo S.O.T. -Social OUTing Training), incontri informativi di approfondimento tematico e sviluppo progettuale, un incontro di re-test. RISULTATI L'approccio umanistico-bioenergetico ha permesso di strutturare ''classi di esercizi' 'graded exposed calibrate su sintomi e tempi di resistenza. Le Pz hanno beneficiato anche della respirazione e rilassamento, specie in relazione a rigidità e fatica, con una riduzione della depressione e decrescita dell'alessitimia, riportando maggiore sicurezza e apertura nelle relazioni, autoefficacia e superamento del senso di isolamento e solitudine, al punto da costituire un gruppo operativo per patologia fibromialgica con l'associazione nazionale APMAR Onlus. La F è stata insierita nella lista delle malattie reumatiche della Regione Puglia. CONCLUSIONI Lo studio pilota, seppur limitato a pochi P con F, dimostra che può essere utile per il reumatologo o altro specialista che si interessi di F, l’intervento dello Ps di tipo umanistico – bioenergetico. L'attività sviluppata ha inciso sulle dimensioni psichiche legate alla malattia, ed ha fornito esperienze corporee positive, senso di benessere e rilassamento. E' stata individuata una batteria testistica che consenta allo Ps di inviare il P al reumatologo nel caso di sospetta F. Le donne partecipanti alla sperimentazione hanno tutte aderito alla nuove attività, incoraggiando la prosecuzione di ricerca e studio su popolazione più ampia.

Fibromialgia. Studio pilota sul trattamento psicologico umanistico-bioenergetico.

ACQUARINI, ELENA
2015

Abstract

La FIbromialgia (F) è una patologia caratterizzata da dolore cronico diffuso e da una serie di sintomi extrascheletrici ben individuati da questionari orientati quali il PLI (Pain Location Inventory) e da SIQR (Symptom Impact Pain Questionnaire). L’approccio terapeutico al paziente (P) con F è multidicliplinare. Sempre più diffuso è l’intervento dello psicologo (Ps), sia per consiglio del medico di medicina generale, sia dello specialista reumatologo (R) o di altra branca che si interessi di F, sia per consultazione decisa autonomamente da parte del P. I nuovi modelli sociali, una conoscenza diretta della F attraverso stampa divulgativa ed attraverso il web hanno reso più facile il consulto dello Ps deciso autonomamente dal P con F. L’intervento dello Ps è da considerarsi a tutti gli effetti come una delle scelte terapeutiche non farmacologiche nella complessa gestione della F. Una figura di tipo innovativo è senz’altro lo Psicoterapeuta ad orientamento umanistico-bioenergetico, poiché grazie all'approccio corporeo è possibile lavorare sia sul sintomo che sulle dimensione psichiche legate al vissuto fibromialgico. MATERIALI E METODI – Sono state studiate 8 P affette da F secondo ACR 1990 e 2010, tutte di sesso femminile, età 36-65 anni (media 48), con diagnosi formulate da anni 14 ad anni 2 precedenti l’intervento (media 8); e un livello di istruzione medio inferiore. Per quel che riguarda l’impiego, 2 P svolgevano regolare attività lavorativa, 1 era inabile al lavoro, 5 erano casalinghe. Solo una P assumeva terapia farmacologia antidepressiva, le restanti avevano sospeso la farmacoterapia per mancata risposta. Il protocollo di studio comprendeva 3 colloqui psicologici individuali con intervista semistrutturata e somministrazione di test per la misurazione delle autonomie e funzioni, qualità della vita, depressione, ansia, alessitimia, capacità relazionali, espressive e creative; 10 incontri di gruppo con sessioni di bioenergetica applicata, con attenzione all'instaurarsi e al potenziamento della relazione umana (metodo S.O.T. -Social OUTing Training), incontri informativi di approfondimento tematico e sviluppo progettuale, un incontro di re-test. RISULTATI L'approccio umanistico-bioenergetico ha permesso di strutturare ''classi di esercizi' 'graded exposed calibrate su sintomi e tempi di resistenza. Le Pz hanno beneficiato anche della respirazione e rilassamento, specie in relazione a rigidità e fatica, con una riduzione della depressione e decrescita dell'alessitimia, riportando maggiore sicurezza e apertura nelle relazioni, autoefficacia e superamento del senso di isolamento e solitudine, al punto da costituire un gruppo operativo per patologia fibromialgica con l'associazione nazionale APMAR Onlus. La F è stata insierita nella lista delle malattie reumatiche della Regione Puglia. CONCLUSIONI Lo studio pilota, seppur limitato a pochi P con F, dimostra che può essere utile per il reumatologo o altro specialista che si interessi di F, l’intervento dello Ps di tipo umanistico – bioenergetico. L'attività sviluppata ha inciso sulle dimensioni psichiche legate alla malattia, ed ha fornito esperienze corporee positive, senso di benessere e rilassamento. E' stata individuata una batteria testistica che consenta allo Ps di inviare il P al reumatologo nel caso di sospetta F. Le donne partecipanti alla sperimentazione hanno tutte aderito alla nuove attività, incoraggiando la prosecuzione di ricerca e studio su popolazione più ampia.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2655510
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact