Carcere ed Università possono apparire mondi piuttosto lontani, eppure in molti Istituti di pena italiani sono sorti dei Poli Universitari con lo scopo di permettere ai detenuti di poter svolgere un’attività di studio universitario per favorire e promuovere il reinserimento e la risocializzazione del reo. In quest’ottica nel 2015, è stata siglata una convenzione tra Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e il Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria della Regione Emilia Romagna e Marche, a cui si è aggiunto poi come partner il Garante per i detenuti della Regione Marche. La convenzione ha premesso la realizzazione del Polo Universitario presso la Casa di Reclusione di Fossombrone, una realtà dove la presenza di detenuti con fine-pena molto lunghi o ergastoli è elevata. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere l’esperienza dello studio universitario come possibilità non solo di cultura ed apprendimento, ma soprattutto come possibilità per i detenuti di confrontarsi con il mondo esterno, con stimoli nuovi, con il rispetto delle scadenze, con situazioni in cui aumentare la propria autostima ma anche gestire frustrazioni e ansia. Nel corso dell’anno accademico vengono organizzati degli incontri in carcere tra studenti del Polo e studenti di diversi corsi di laurea dell’Ateneo, al fine di creare un’occasione di confronto sullo studio, sulla motivazione, sulla gestione degli esami. Si ritiene che proprio la possibilità di un momento di scambio, in cui il ruolo tra le persone sia il medesimo, l’essere studenti, possa permettere di diminuire i pregiudizi, favorire per gli studenti “fuori” un contesto di conoscenza della realtà del carcere, e una occasione di risocializzazione per gli studenti “dentro”.
“Studenti dentro e studenti fuori”: dalla crescita culturale del detenuto al contatto sociale tra carcere e università
LECCE, SILVIA;TERNI DE GREGORY, VITTORIA;Daniela Pajardi
2017
Abstract
Carcere ed Università possono apparire mondi piuttosto lontani, eppure in molti Istituti di pena italiani sono sorti dei Poli Universitari con lo scopo di permettere ai detenuti di poter svolgere un’attività di studio universitario per favorire e promuovere il reinserimento e la risocializzazione del reo. In quest’ottica nel 2015, è stata siglata una convenzione tra Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e il Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria della Regione Emilia Romagna e Marche, a cui si è aggiunto poi come partner il Garante per i detenuti della Regione Marche. La convenzione ha premesso la realizzazione del Polo Universitario presso la Casa di Reclusione di Fossombrone, una realtà dove la presenza di detenuti con fine-pena molto lunghi o ergastoli è elevata. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere l’esperienza dello studio universitario come possibilità non solo di cultura ed apprendimento, ma soprattutto come possibilità per i detenuti di confrontarsi con il mondo esterno, con stimoli nuovi, con il rispetto delle scadenze, con situazioni in cui aumentare la propria autostima ma anche gestire frustrazioni e ansia. Nel corso dell’anno accademico vengono organizzati degli incontri in carcere tra studenti del Polo e studenti di diversi corsi di laurea dell’Ateneo, al fine di creare un’occasione di confronto sullo studio, sulla motivazione, sulla gestione degli esami. Si ritiene che proprio la possibilità di un momento di scambio, in cui il ruolo tra le persone sia il medesimo, l’essere studenti, possa permettere di diminuire i pregiudizi, favorire per gli studenti “fuori” un contesto di conoscenza della realtà del carcere, e una occasione di risocializzazione per gli studenti “dentro”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.