L’Obbiettivo del presente lavoro è di verificare l’ipotesi secondo la quale una seduta psicomotoria condotta prima di un compito didattico (nel caso lo svolgimento di un dettato), possa incrementare la disponibilità attentiva in alunni di età compresa tra i 7 e gli 8 anni e la qualità del risultato al compito stesso. A tal fine sono stati coinvolti 170 alunni, ai quali si sono somministrati due diversi tipi di intervento: una prova di dettato (D) e una prova di dettato preceduta da una seduta di ginnastica (Ex+D). Successivamente, si è proceduto al calcolo degli errori compiuti nelle diverse prove e alle verifiche statistiche. Dall’analisi dei dati è emerso che la MEDIA degli errori compiuti nei dettati è inferiore e statisticamente significativa (p<0.0005) quando questi sono preceduti da una seduta di ginnastica psicomotoria rispetto a quando effettuati senza alcun intervento. In conclusione si è osservato che la pratica psicomotoria è da considerarsi, a tutti gli effetti, una buona opportunità per stimolare la disponibilità attentiva e migliorare le prestazioni didattiche e ciò ci fa pronunciare, senza indugio, l’esortazione affinché essa possa divenire prassi consueta in ambiente scolastico.
EDUCAZIONE MOTORIA E MIGLIORAMENTO DELLA DISPONIBILITÀ ATTENTIVA IN ETÀ EVOLUTIVA
Biancalana V.;Lucchetti C.
2018
Abstract
L’Obbiettivo del presente lavoro è di verificare l’ipotesi secondo la quale una seduta psicomotoria condotta prima di un compito didattico (nel caso lo svolgimento di un dettato), possa incrementare la disponibilità attentiva in alunni di età compresa tra i 7 e gli 8 anni e la qualità del risultato al compito stesso. A tal fine sono stati coinvolti 170 alunni, ai quali si sono somministrati due diversi tipi di intervento: una prova di dettato (D) e una prova di dettato preceduta da una seduta di ginnastica (Ex+D). Successivamente, si è proceduto al calcolo degli errori compiuti nelle diverse prove e alle verifiche statistiche. Dall’analisi dei dati è emerso che la MEDIA degli errori compiuti nei dettati è inferiore e statisticamente significativa (p<0.0005) quando questi sono preceduti da una seduta di ginnastica psicomotoria rispetto a quando effettuati senza alcun intervento. In conclusione si è osservato che la pratica psicomotoria è da considerarsi, a tutti gli effetti, una buona opportunità per stimolare la disponibilità attentiva e migliorare le prestazioni didattiche e ciò ci fa pronunciare, senza indugio, l’esortazione affinché essa possa divenire prassi consueta in ambiente scolastico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.