L’esperienza penalistica contemporanea si addensa attorno all’idea che il diritto penale , quale punta di diamante dell’idea punitiva, sia uno strumento impiegabile senza limitazioni. Le critiche, che pur non sono mancate, hanno solo rallentato tale espansione; parcellizzandola e rendendola, talvolta, selettiva. Non sono invece riuscite a mettere in discussione il nucleo genetico di tale spinta. Matrice fissata da argomenti generali - la dottrina dei pubblici poteri in rapporto alla filosofia delle libertà individuali - e da temi specificamente penalistici, quale l’«idea dello scopo». Circostanza che spiega, tra l’altro, la crisi della funzione critica della legalità penale. Per rimediare a tali guasti occorre guardare altrove (al di là del diritto positivo) spingendo la riflessione su ciò che viene di solito dato per presupposto (teoria della Stato). Solo così è possibile fissare il fondamento di un «diritto penale negativo» quale garanzia necessaria per arginare l’opportunità di giustificare il mezzo in ragione dei fini. Questa è la tesi di Wolfgang Naucke. Pregi e limiti di questa lettura sono oggetto di quest'articolo.
Il paradosso della legalità nella modernità penalistica. Note a margine di Wolfgang Naucke, Negatives Strafrecht. 4 Ansätze, Lit, Berlin, 2015
Gabriele Marra
2018
Abstract
L’esperienza penalistica contemporanea si addensa attorno all’idea che il diritto penale , quale punta di diamante dell’idea punitiva, sia uno strumento impiegabile senza limitazioni. Le critiche, che pur non sono mancate, hanno solo rallentato tale espansione; parcellizzandola e rendendola, talvolta, selettiva. Non sono invece riuscite a mettere in discussione il nucleo genetico di tale spinta. Matrice fissata da argomenti generali - la dottrina dei pubblici poteri in rapporto alla filosofia delle libertà individuali - e da temi specificamente penalistici, quale l’«idea dello scopo». Circostanza che spiega, tra l’altro, la crisi della funzione critica della legalità penale. Per rimediare a tali guasti occorre guardare altrove (al di là del diritto positivo) spingendo la riflessione su ciò che viene di solito dato per presupposto (teoria della Stato). Solo così è possibile fissare il fondamento di un «diritto penale negativo» quale garanzia necessaria per arginare l’opportunità di giustificare il mezzo in ragione dei fini. Questa è la tesi di Wolfgang Naucke. Pregi e limiti di questa lettura sono oggetto di quest'articolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.