La pratica del dono, osservata per mezzo di un modello interpretativo in grado di integrare la sfera utilitaristica (individuale) dell'atto di donare con la concezione del dono quale espressione culturale ed antropologica finalizzata a costruire reti di relazioni (comunità), oltre a permettere di scorgere manifestazioni concrete in tal senso nella società occidentale contemporanea (il volontariato ne è un esempio), solleva interrogativi circa la natura stessa della relazione che si viene a creare tra chi dona e il destinatario di questo atto, riportando la questione sul piano educativo e pedagogico, dal momento che ci si chiede quali siano i modelli teorico-empirici di riferimento in grado di nutrire e sostenere il paradigma del dono. Il richiamo alla cultura giapponese con il concetto di mushotoku, in linea con l'Essere di E. Fromm, ma soprattutto gli studi etno-antropologici di Marcel Mauss ci permettono di ipotizzare una creatività del dono, da un punto di vista pedagogico, dove il libero atto di donare e di stabilire una relazione con l'altro rappresentano gesti autorealizzativi e creativi (Maslow), espressione di un più generale atteggiamento di apertura nei confronti dell'Altro e dell'ambiente circostante. L'oggetto donato e ricevuto sembra dunque possedere, oltre a un valore materiale, un significato sottile capace di sostenere la relazione tra donatore e ricevente in un processo circolare e ricorsivo, il cui obiettivo non è l'equilibrio (estinzione del debito), ma la costruzione di un legame di natura morale. The practice of gifting, observed by means of an interpretative model capable of integrating the utilitarian (individual) sphere of the act of giving with the conception of the gift as a cultural and anthropological expression aimed at building networks of relationships (community), as well as allowing to see concrete manifestations in this sense in contemporary Western society (volunteering is an example), raises questions about the very nature of the relationship that is created between the donor and the recipient of this act, reporting the question on the educational and pedagogical since one wonders what the theoretical-empirical reference models can nurture and support the gift paradigm. The reference to Japanese culture with the concept of mushotoku, in line with the Being of E. Fromm, but above all the ethno-anthropological studies of Marcel Mauss, allow us to hypothesize a creativity of the gift, from a pedagogical point of view, where the free act of giving and establishing a relationship with the other represent self-realization and creative gestures (Maslow), expression of a more general attitude of openness towards the Other and the surrounding environment. The donated and received object therefore seems to possess, in addition to a material value, a subtle meaning capable of sustaining the relationship between donor and recipient in a circular and recursive process, whose goal is not the equilibrium (extinction of the debt), but the building of a link of a moral nature.

EDUCARE ALL’ATTO CREATIVO DEL DONO: TRA GRATUITÀ E LEGAME

roberto travaglini
2018

Abstract

La pratica del dono, osservata per mezzo di un modello interpretativo in grado di integrare la sfera utilitaristica (individuale) dell'atto di donare con la concezione del dono quale espressione culturale ed antropologica finalizzata a costruire reti di relazioni (comunità), oltre a permettere di scorgere manifestazioni concrete in tal senso nella società occidentale contemporanea (il volontariato ne è un esempio), solleva interrogativi circa la natura stessa della relazione che si viene a creare tra chi dona e il destinatario di questo atto, riportando la questione sul piano educativo e pedagogico, dal momento che ci si chiede quali siano i modelli teorico-empirici di riferimento in grado di nutrire e sostenere il paradigma del dono. Il richiamo alla cultura giapponese con il concetto di mushotoku, in linea con l'Essere di E. Fromm, ma soprattutto gli studi etno-antropologici di Marcel Mauss ci permettono di ipotizzare una creatività del dono, da un punto di vista pedagogico, dove il libero atto di donare e di stabilire una relazione con l'altro rappresentano gesti autorealizzativi e creativi (Maslow), espressione di un più generale atteggiamento di apertura nei confronti dell'Altro e dell'ambiente circostante. L'oggetto donato e ricevuto sembra dunque possedere, oltre a un valore materiale, un significato sottile capace di sostenere la relazione tra donatore e ricevente in un processo circolare e ricorsivo, il cui obiettivo non è l'equilibrio (estinzione del debito), ma la costruzione di un legame di natura morale. The practice of gifting, observed by means of an interpretative model capable of integrating the utilitarian (individual) sphere of the act of giving with the conception of the gift as a cultural and anthropological expression aimed at building networks of relationships (community), as well as allowing to see concrete manifestations in this sense in contemporary Western society (volunteering is an example), raises questions about the very nature of the relationship that is created between the donor and the recipient of this act, reporting the question on the educational and pedagogical since one wonders what the theoretical-empirical reference models can nurture and support the gift paradigm. The reference to Japanese culture with the concept of mushotoku, in line with the Being of E. Fromm, but above all the ethno-anthropological studies of Marcel Mauss, allow us to hypothesize a creativity of the gift, from a pedagogical point of view, where the free act of giving and establishing a relationship with the other represent self-realization and creative gestures (Maslow), expression of a more general attitude of openness towards the Other and the surrounding environment. The donated and received object therefore seems to possess, in addition to a material value, a subtle meaning capable of sustaining the relationship between donor and recipient in a circular and recursive process, whose goal is not the equilibrium (extinction of the debt), but the building of a link of a moral nature.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2660869
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