Il made in Italy è "qualcosa" di cui si sente molto parlare in tv, nei giornali, nel dibattito accademico ed anche in quello politico. È un fenomeno in cui gli italiani si riconoscono con orgoglio e, allo stesso tempo, è un aspetto centrale di ciò che rende l'Italia e gli italiani famosi - o perlomeno conosciuti - nel mondo. Il valore del made in Italy inteso come brand, la sua equity, dipende dai discorsi che attorno ad esso si fanno e, conseguentemente, soprattutto dall'insieme di immagini, associazioni mentali e impressioni che vivono nella mente e nelle emozioni del pubblico e dei consumatori. Questo libro prova ad indagare tale complesso patrimonio immateriale, frutto di un lungo processo di sedimentazione - appunto quello che resta - illustrando i dati di una ricerca comparata che analizza e confronta le percezioni di studenti italiani, americani e cinesi.
Quel che resta del Made in Italy
valli
2018
Abstract
Il made in Italy è "qualcosa" di cui si sente molto parlare in tv, nei giornali, nel dibattito accademico ed anche in quello politico. È un fenomeno in cui gli italiani si riconoscono con orgoglio e, allo stesso tempo, è un aspetto centrale di ciò che rende l'Italia e gli italiani famosi - o perlomeno conosciuti - nel mondo. Il valore del made in Italy inteso come brand, la sua equity, dipende dai discorsi che attorno ad esso si fanno e, conseguentemente, soprattutto dall'insieme di immagini, associazioni mentali e impressioni che vivono nella mente e nelle emozioni del pubblico e dei consumatori. Questo libro prova ad indagare tale complesso patrimonio immateriale, frutto di un lungo processo di sedimentazione - appunto quello che resta - illustrando i dati di una ricerca comparata che analizza e confronta le percezioni di studenti italiani, americani e cinesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.