Alla vigilia del referendum abrogativo del lavoro mediante voucher, poi bloccato per iniziativa legislativa, l'articolo propone una riflessione sulla vecchia disciplina dell'istituto, ora sostituito dalla nuova fattispecie delle prestazioni occasionali. Lo fa ponendone in luce le diverse criticità: in primis, la debolezza dello statuto protettivo, che ha favorito un processo di tendenziale sostituzione di lavoro subordinato flessibile con lavoro c.d. a voucher; poi, la grossolanità, per così dire, della fattispecie, tratteggiata sulla scorta di mere soglie economico-quantitative, al punto da rappresentare un'anomalia nell'ambito della dicotomia autonomia-subordinazione tipica del nostro ordinamento giuridico. Sullo sfondo dell'alternativa tra abrogazione e riforma dell'istituto, l'articolo propende per quest'ultima, In particolare, ritiene - con una proposta di perdurante attualità, pur dopo l'introduzione della nuova disciplina - che il lavoro c.d. a voucher debba essere confermato e valorizzato nell'ambito dei servizi alle famiglie, nonché profondamente riformato sul versante dei committenti imprenditori e professionisti. Ciò nel quadro di una più convincente nozione di occasionalità e altresì di un rinnovato assetto dei contratti di lavoro, oltre che di un ripensamento degli statuti protettivi del lavoro ben oltre i confini della subordinazione.

I voucher: abrogarli o riformarli?

Piera Campanella
2018

Abstract

Alla vigilia del referendum abrogativo del lavoro mediante voucher, poi bloccato per iniziativa legislativa, l'articolo propone una riflessione sulla vecchia disciplina dell'istituto, ora sostituito dalla nuova fattispecie delle prestazioni occasionali. Lo fa ponendone in luce le diverse criticità: in primis, la debolezza dello statuto protettivo, che ha favorito un processo di tendenziale sostituzione di lavoro subordinato flessibile con lavoro c.d. a voucher; poi, la grossolanità, per così dire, della fattispecie, tratteggiata sulla scorta di mere soglie economico-quantitative, al punto da rappresentare un'anomalia nell'ambito della dicotomia autonomia-subordinazione tipica del nostro ordinamento giuridico. Sullo sfondo dell'alternativa tra abrogazione e riforma dell'istituto, l'articolo propende per quest'ultima, In particolare, ritiene - con una proposta di perdurante attualità, pur dopo l'introduzione della nuova disciplina - che il lavoro c.d. a voucher debba essere confermato e valorizzato nell'ambito dei servizi alle famiglie, nonché profondamente riformato sul versante dei committenti imprenditori e professionisti. Ciò nel quadro di una più convincente nozione di occasionalità e altresì di un rinnovato assetto dei contratti di lavoro, oltre che di un ripensamento degli statuti protettivi del lavoro ben oltre i confini della subordinazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2663054
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