Introduzione Il collegamento tra attaccamento e benessere psicologico è ampiamente documentato sia nei bambini che negli adulti (DeKlyen e Greenberg, 2008). Uno stile di attaccamento sicuro funge da fattore di protezione e resilienza contro gli eventi di vita stressogeni. Ciò dovrebbe essere particolarmente evidente nel turbolento periodo adolescenziale, in cui i modelli operativi interni costruiti durante l’infanzia vengono sperimentati in modo autonomo e l’adattamento alle mutate contingenze ambientali richiede uno sforzo non indifferente. Diversi studi individuano un legame tra attaccamento insicuro e psicopatologia e – di contro – un nesso tra un’organizzazione dell’attaccamento sicura e la salute mentale nell’adolescenza (Allen, 2008). Obiettivo del presente lavoro è stato quello di ricercare eventuali correlazioni tra la dimensione insicura nell’attaccamento e la propensione allo sviluppo di disturbi internalizzanti ed esternalizzanti in adolescenza. Metodo Hanno partecipato alla ricerca 80 adolescenti (34 maschi) tra i 15 e i 18 anni frequentanti le classi 1^ e 3^ di due licei (N =40) e un istituto tecnico (N = 40) del centro Italia. Ai partecipanti sono stati somministrati: l’Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994; adattamento italiano Fossati, 2007), costituito da 40 item relativi a 5 scale: Fiducia; Disagio per l’intimità; Bisogno di approvazione; Preoccupazione per le relazioni e Secondarietà delle relazioni; un questionario costruito ad hoc per individuare comportamenti internalizzanti ed estrenalizzanti, di 40 item relativi a sei scale: somatizzazioni/internalizzazioni, esternalizzazioni, comportamenti neutri, dipendenze, coping inadeguato, coping adeguato. Risultati Le analisi descrittive hanno rilevato una differenza significativa nello stile di attaccamento legata al tipo di scuola: nell’istituto tecnico vi è una significativa maggior frequenza di stile evitante (licei= 5.09; istituto tecnico= 5.46; p<.053). Per quanto riguarda le correlazioni interne sull’attaccamento, lo stile sicuro correla inversamente con gli stili timoroso/preoccupato (r= -.387***), evitante (r= -.373***) e ansioso ambivalente (r= -.224*). Per quanto riguarda invece i legami fra attaccamento e comportamenti, lo stile sicuro correla inversamente con le scale indicanti i comportamenti esternalizzanti (r= -.285*) le somatizzazioni (r= -.372**) e positivamente con il coping adeguato (r= -.258*). Lo stile premuroso/preoccupato correla significativamente sia con i disturbi esternalizzanti (r=.251*) sia con le somatizzazioni (r=.449**) e infine lo stile ansioso/ambivalente correla significativamente con i disturbi esternalizzanti (r=.252*) e con le somatizzazioni (r=426**). Conclusioni Benché la semplice analisi delle correlazioni non consenta di stabilire un nesso causale tra gli elementi presi in esame, le associazione emerse tra i fattori sembrano confermare i dati riscontrati in letteratura secondo cui l’avvenuta introiezione di una base sicura durante la prima infanzia svolge la funzione di fattore promotore di resilienza incrementando le facoltà adattive degli individui. Tale studio, seppur di natura esplorativa, pone le basi per un’utile riflessione sul ruolo delle relazioni significative come fattore cruciale da considerare e prendere in carico nella promozione del benessere dalla prima infanzia all’adolescenza.

Comportamenti esternalizzanti e internalizzanti e stili di attaccamento in adolescenza

C. Belacchi;
2018

Abstract

Introduzione Il collegamento tra attaccamento e benessere psicologico è ampiamente documentato sia nei bambini che negli adulti (DeKlyen e Greenberg, 2008). Uno stile di attaccamento sicuro funge da fattore di protezione e resilienza contro gli eventi di vita stressogeni. Ciò dovrebbe essere particolarmente evidente nel turbolento periodo adolescenziale, in cui i modelli operativi interni costruiti durante l’infanzia vengono sperimentati in modo autonomo e l’adattamento alle mutate contingenze ambientali richiede uno sforzo non indifferente. Diversi studi individuano un legame tra attaccamento insicuro e psicopatologia e – di contro – un nesso tra un’organizzazione dell’attaccamento sicura e la salute mentale nell’adolescenza (Allen, 2008). Obiettivo del presente lavoro è stato quello di ricercare eventuali correlazioni tra la dimensione insicura nell’attaccamento e la propensione allo sviluppo di disturbi internalizzanti ed esternalizzanti in adolescenza. Metodo Hanno partecipato alla ricerca 80 adolescenti (34 maschi) tra i 15 e i 18 anni frequentanti le classi 1^ e 3^ di due licei (N =40) e un istituto tecnico (N = 40) del centro Italia. Ai partecipanti sono stati somministrati: l’Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994; adattamento italiano Fossati, 2007), costituito da 40 item relativi a 5 scale: Fiducia; Disagio per l’intimità; Bisogno di approvazione; Preoccupazione per le relazioni e Secondarietà delle relazioni; un questionario costruito ad hoc per individuare comportamenti internalizzanti ed estrenalizzanti, di 40 item relativi a sei scale: somatizzazioni/internalizzazioni, esternalizzazioni, comportamenti neutri, dipendenze, coping inadeguato, coping adeguato. Risultati Le analisi descrittive hanno rilevato una differenza significativa nello stile di attaccamento legata al tipo di scuola: nell’istituto tecnico vi è una significativa maggior frequenza di stile evitante (licei= 5.09; istituto tecnico= 5.46; p<.053). Per quanto riguarda le correlazioni interne sull’attaccamento, lo stile sicuro correla inversamente con gli stili timoroso/preoccupato (r= -.387***), evitante (r= -.373***) e ansioso ambivalente (r= -.224*). Per quanto riguarda invece i legami fra attaccamento e comportamenti, lo stile sicuro correla inversamente con le scale indicanti i comportamenti esternalizzanti (r= -.285*) le somatizzazioni (r= -.372**) e positivamente con il coping adeguato (r= -.258*). Lo stile premuroso/preoccupato correla significativamente sia con i disturbi esternalizzanti (r=.251*) sia con le somatizzazioni (r=.449**) e infine lo stile ansioso/ambivalente correla significativamente con i disturbi esternalizzanti (r=.252*) e con le somatizzazioni (r=426**). Conclusioni Benché la semplice analisi delle correlazioni non consenta di stabilire un nesso causale tra gli elementi presi in esame, le associazione emerse tra i fattori sembrano confermare i dati riscontrati in letteratura secondo cui l’avvenuta introiezione di una base sicura durante la prima infanzia svolge la funzione di fattore promotore di resilienza incrementando le facoltà adattive degli individui. Tale studio, seppur di natura esplorativa, pone le basi per un’utile riflessione sul ruolo delle relazioni significative come fattore cruciale da considerare e prendere in carico nella promozione del benessere dalla prima infanzia all’adolescenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2663171
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