L'imperatore Costantino, tra il 317-319 o il 321-324, emanò una costituzione attraverso la quale condannava severamente la scienza di coloro che praticavano arti magiche con due finalità: danneggiare la sicurezza degli uomini e inclinare alla lussuria le menti virtuose. Tuttavia l'imperatore consentì di usare la magia sia per curare le persone sia per realizzare rituali al fine di difendere il raccolto dalle intemperie. Il primo imperatore cristiano, considerando le finalità, ha dunque diviso le arti magiche in buone e cattive e, per mezzo di questo testo, arricchito con reminiscenze classiche, ha permesso l'uso della "magia bianca". Il presente lavoro approfondisce questa peculiare legge costantiniana, facendo emergere anche i collegamenti con il sostrato sociale e culturale, e dedica specifica attenzione ai contenuti giuridici (anche nella prospettiva teoria del diritto), ai suoi legami con le precedenti norme in materia (oggetto di regolazione almeno dalla legislazione delle XII Tavole) e alle interpretazioni tardoantiche. - English: The emperor Constantine issued a constitution condemning severely the science of those practicing magic arts to harm the safety of men and to turn virtuous minds to lust. However the emperor allowed to use magic to heal people and rituals to defend the harvest from heavy weather. Hence, the first Christian emperor divided magic arts in good and bad ones, and, by means of this text, enriched with classical reminiscences, permitted the use of ‘good magic’. The present paper considers in depth this peculiar Constantinian law, devoting specific attention to its legal contents, to its links with the previous rules on the subject and to its Late Antique interpretations.

Romani semper magicas damnarunt ? La bipartizione delle magicae artes secondo Costantino (C. Th. 9.16.3 = C. 9.18.4)

AGNATI Ulrico
2016

Abstract

L'imperatore Costantino, tra il 317-319 o il 321-324, emanò una costituzione attraverso la quale condannava severamente la scienza di coloro che praticavano arti magiche con due finalità: danneggiare la sicurezza degli uomini e inclinare alla lussuria le menti virtuose. Tuttavia l'imperatore consentì di usare la magia sia per curare le persone sia per realizzare rituali al fine di difendere il raccolto dalle intemperie. Il primo imperatore cristiano, considerando le finalità, ha dunque diviso le arti magiche in buone e cattive e, per mezzo di questo testo, arricchito con reminiscenze classiche, ha permesso l'uso della "magia bianca". Il presente lavoro approfondisce questa peculiare legge costantiniana, facendo emergere anche i collegamenti con il sostrato sociale e culturale, e dedica specifica attenzione ai contenuti giuridici (anche nella prospettiva teoria del diritto), ai suoi legami con le precedenti norme in materia (oggetto di regolazione almeno dalla legislazione delle XII Tavole) e alle interpretazioni tardoantiche. - English: The emperor Constantine issued a constitution condemning severely the science of those practicing magic arts to harm the safety of men and to turn virtuous minds to lust. However the emperor allowed to use magic to heal people and rituals to defend the harvest from heavy weather. Hence, the first Christian emperor divided magic arts in good and bad ones, and, by means of this text, enriched with classical reminiscences, permitted the use of ‘good magic’. The present paper considers in depth this peculiar Constantinian law, devoting specific attention to its legal contents, to its links with the previous rules on the subject and to its Late Antique interpretations.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2663722
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