Il bolognese Carlo Cesare Malvasia (1616-1693), assai noto come storico dell’arte ed anche come epigrafista, fu giurista, in primo luogo, e docente di diritto, attività che gli procurò prestigio e sostanziosi emolumenti da parte dell’Ateneo bolognese. Tale profilo, che rimane usualmente in ombra nella storiografia, viene in questa sede lumeggiato a partire da un documento di sicuro interesse: l’inventario dei libri legali contenuti nella biblioteca del poliedrico intellettuale bolognese, una collezione formata dallo stesso Malvasia e nella quale si rispecchiano tratti suggestivi della sua peculiare personalità scientifica. Da questo punto di osservazione, apparentemente limitato, si aprono interessanti prospettive per la conoscenza tanto di Malvasia giurista, quanto di Malvasia intellettuale del Seicento, proiettato verso il mondo culturale francese e non soltanto, non interessato direttamente alla pratica forense ma con una predilezione per uno specifico filone di studi, ispirato all’umanesimo giuridico e denominato, in modo ampio, “giurisprudenza culta”.

Malvasia giurista. Dati e ipotesi per un profilo

U. Agnati
2012

Abstract

Il bolognese Carlo Cesare Malvasia (1616-1693), assai noto come storico dell’arte ed anche come epigrafista, fu giurista, in primo luogo, e docente di diritto, attività che gli procurò prestigio e sostanziosi emolumenti da parte dell’Ateneo bolognese. Tale profilo, che rimane usualmente in ombra nella storiografia, viene in questa sede lumeggiato a partire da un documento di sicuro interesse: l’inventario dei libri legali contenuti nella biblioteca del poliedrico intellettuale bolognese, una collezione formata dallo stesso Malvasia e nella quale si rispecchiano tratti suggestivi della sua peculiare personalità scientifica. Da questo punto di osservazione, apparentemente limitato, si aprono interessanti prospettive per la conoscenza tanto di Malvasia giurista, quanto di Malvasia intellettuale del Seicento, proiettato verso il mondo culturale francese e non soltanto, non interessato direttamente alla pratica forense ma con una predilezione per uno specifico filone di studi, ispirato all’umanesimo giuridico e denominato, in modo ampio, “giurisprudenza culta”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2664154
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