In controtendenza con le errate letture liberali (populismo come nuovo totalitarismo antiliberale) e con le insufficienti letture di sinistra (populismo come surrogato della sinistra assente e delle politiche sociali), interpreto la rivolta populista come una reazione alla Grande Convergenza post-coloniale. E dunque non come un episodio contingente ma come una riconfigurazione di lunga durata della Comunità dei Liberi che risponde a profondi spostamenti globali nella distribuzione della ricchezza e del potere e che durerà per molto tempo, fino a definire i contorni della post-democrazia del futuro (la democrazia non-più-moderna). La leggo inoltre come la prosecuzione all'estrema destra di quel processo di concentrazione del potere che proprio i liberali - i primi ad aver teorizzato il "superamento di destra e sinistra" - hanno semmai promosso negli ultimi 30 anni, portandosi dietro i socialdemocratici. La vera rivolta alla quale prestare attenzione, infine, non è in primo luogo quella vistosa e pittoresca della piccola borghesia ma quella della frazione outsider delle classi dominanti, alla quale i ceti medi si accodano.

Italien: Populistische Revolte und postmoderne bonapartistische Demokratie

azzarà
2019

Abstract

In controtendenza con le errate letture liberali (populismo come nuovo totalitarismo antiliberale) e con le insufficienti letture di sinistra (populismo come surrogato della sinistra assente e delle politiche sociali), interpreto la rivolta populista come una reazione alla Grande Convergenza post-coloniale. E dunque non come un episodio contingente ma come una riconfigurazione di lunga durata della Comunità dei Liberi che risponde a profondi spostamenti globali nella distribuzione della ricchezza e del potere e che durerà per molto tempo, fino a definire i contorni della post-democrazia del futuro (la democrazia non-più-moderna). La leggo inoltre come la prosecuzione all'estrema destra di quel processo di concentrazione del potere che proprio i liberali - i primi ad aver teorizzato il "superamento di destra e sinistra" - hanno semmai promosso negli ultimi 30 anni, portandosi dietro i socialdemocratici. La vera rivolta alla quale prestare attenzione, infine, non è in primo luogo quella vistosa e pittoresca della piccola borghesia ma quella della frazione outsider delle classi dominanti, alla quale i ceti medi si accodano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2665519
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