Lo studio della più importante e ricca collezione di sculture lignee in Italia, quella del Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma, portato avanti alcuni anni fa dall’Università di Urbino e dal Centro Nazionale delle Ricerche di Firenze, e finanziato dalla Getty Foundation, è stata una straordinaria occasione di ricerca interdisciplinare, tra storia dell’arte e analisi scientifica tecnico-materiale, riguardante le quasi duecento opere lì conservate, di diversa datazione e provenienza. Tra esse è la cosiddetta Madonna di Acuto, una tra le più affascinanti sculture lignee di epoca romanica in Italia, notevole per qualità stilistica e stato di conservazione. Ed è proprio l’interesse suscitato da questa Madonna all’origine di un nuovo progetto di ricerca, appena avviato dallo stesso team, dedicato alla scultura policroma di epoca romanica in Italia; un tema in realtà ancora poco frequentato dagli studiosi. Lo scopo è di raccogliere i dati concernenti gli aspetti storico-artistici e quelli tecnico-materiali, con particolare attenzione alla policromia, e creare un database digitale, per verificare se esistono, tra l’XI e il terzo quarto del XIII secolo, “comportamenti tipici” da parte dei maestri di legname operanti in una determinata area geografica, e stabilire la relazione, che sicuramente si creava, tra natura dei pigmenti, iconografia, simbologia dei colori.
Romanesque polychrome wood sculptures in Italy: towards a Corpus and a comparative analysis of the data from art-historical and technical studies
Fachechi, Grazia Maria;
2019
Abstract
Lo studio della più importante e ricca collezione di sculture lignee in Italia, quella del Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma, portato avanti alcuni anni fa dall’Università di Urbino e dal Centro Nazionale delle Ricerche di Firenze, e finanziato dalla Getty Foundation, è stata una straordinaria occasione di ricerca interdisciplinare, tra storia dell’arte e analisi scientifica tecnico-materiale, riguardante le quasi duecento opere lì conservate, di diversa datazione e provenienza. Tra esse è la cosiddetta Madonna di Acuto, una tra le più affascinanti sculture lignee di epoca romanica in Italia, notevole per qualità stilistica e stato di conservazione. Ed è proprio l’interesse suscitato da questa Madonna all’origine di un nuovo progetto di ricerca, appena avviato dallo stesso team, dedicato alla scultura policroma di epoca romanica in Italia; un tema in realtà ancora poco frequentato dagli studiosi. Lo scopo è di raccogliere i dati concernenti gli aspetti storico-artistici e quelli tecnico-materiali, con particolare attenzione alla policromia, e creare un database digitale, per verificare se esistono, tra l’XI e il terzo quarto del XIII secolo, “comportamenti tipici” da parte dei maestri di legname operanti in una determinata area geografica, e stabilire la relazione, che sicuramente si creava, tra natura dei pigmenti, iconografia, simbologia dei colori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.