Il volume prende in esame un gruppo di lettere inedite, inviate dalla cancelleria di Firenze ai suoi ambasciatori presso i maggiori Stati italiani, in occasione delle trattative per la stipula della pace di Lodi e l'istituzione della Lega italica (1454-1455). Tenendo conto della complessità, per forma e contenuti, di questi documenti, il lavoro si articola in varie sezioni che cercano di studiarne i tratti caratterizzanti per fono-morfologia, sintassi e lessico. Al capitolo introduttivo, con la descrizione del "corpus" e del funzionamento della cancelleria fiorentina di metà Quattrocento, seguono quelli di analisi testuale: un primo, inerente all'impasto di latino e volgare che compone in varia forma queste scritture; e un secondo, che affronta le maggiori tecniche argomentative dei testi anche in rapporto ai loro riflessi sugli stilemi della prosa machiavelliana. L'ultima e più importante sezione è infine dedicata all'aspetto terminologico: sono messi in evidenza sia il cosiddetto "lessico di rappresentanza", impiegato nelle missive di tono prettamente formulare, sia quello più specialistico, di marca giuridico-amministrativa, qui raccolto e analizzato in un corposo glossario.

«Parole apte et convenienti». La lingua della diplomazia fiorentina di metà Quattrocento

Andrea Felici
2018

Abstract

Il volume prende in esame un gruppo di lettere inedite, inviate dalla cancelleria di Firenze ai suoi ambasciatori presso i maggiori Stati italiani, in occasione delle trattative per la stipula della pace di Lodi e l'istituzione della Lega italica (1454-1455). Tenendo conto della complessità, per forma e contenuti, di questi documenti, il lavoro si articola in varie sezioni che cercano di studiarne i tratti caratterizzanti per fono-morfologia, sintassi e lessico. Al capitolo introduttivo, con la descrizione del "corpus" e del funzionamento della cancelleria fiorentina di metà Quattrocento, seguono quelli di analisi testuale: un primo, inerente all'impasto di latino e volgare che compone in varia forma queste scritture; e un secondo, che affronta le maggiori tecniche argomentative dei testi anche in rapporto ai loro riflessi sugli stilemi della prosa machiavelliana. L'ultima e più importante sezione è infine dedicata all'aspetto terminologico: sono messi in evidenza sia il cosiddetto "lessico di rappresentanza", impiegato nelle missive di tono prettamente formulare, sia quello più specialistico, di marca giuridico-amministrativa, qui raccolto e analizzato in un corposo glossario.
2018
978-88-89369-86-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2669234
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