Il caso FIAM è una media impresa (50 dipendenti) che, combinando innovazione tecnologica, abilità artigianale e arte, è riuscita a imporsi sui mercati internazionali dell’arredamento di lusso con prodotti di vetro dalla forte connotazione estetica. I suoi prodotti rappresentano la fusione di due concetti in apparente antitesi: industrializzazione e artigianato. «Noi ci definiamo artigiani a controllo numerico», ama ripetere Daniele Livi, attuale CEO dell’impresa. E ciò è stato possibile mediante un insieme organizzato di risorse e competenze, sia interne all’impresa sia esterne a essa, che il fondatore ha costruito nel corso del tempo e che il successore sta continuando a valorizzare.

FIAM: l’artigianato si fa industria

Francesca Maria Cesaroni;Mara Del Baldo
2019

Abstract

Il caso FIAM è una media impresa (50 dipendenti) che, combinando innovazione tecnologica, abilità artigianale e arte, è riuscita a imporsi sui mercati internazionali dell’arredamento di lusso con prodotti di vetro dalla forte connotazione estetica. I suoi prodotti rappresentano la fusione di due concetti in apparente antitesi: industrializzazione e artigianato. «Noi ci definiamo artigiani a controllo numerico», ama ripetere Daniele Livi, attuale CEO dell’impresa. E ciò è stato possibile mediante un insieme organizzato di risorse e competenze, sia interne all’impresa sia esterne a essa, che il fondatore ha costruito nel corso del tempo e che il successore sta continuando a valorizzare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2672789
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