L’educazione finanziaria è uno dei temi di maggiore interesse nella riflessione sui mercati finanziari. Diversi fattori hanno portato all’emergere di questa tematica, fra cui la crisi finanziaria, che ha creato un clima di sfiducia nei confronti della finanza e delle sue istituzioni, alimentato anche dalla scarsa conoscenza di concetti economici della maggior parte della popolazione. Questo processo di revisione è avvenuto con varie modalità, ma un ruolo peculiare deve essere riconosciuto all’educazione finanziaria, da intendersi non come procedimento meramente informativo, ma quale strumento educativo nel senso più completo. L’educazione finanziaria consente di rafforzare le capacità decisionali delle persone, incentivandone la libertà e l’autonomia, e può costituire un'occasione di crescita del potere degli utenti di servizi finanziari, senza tradursi in una forma di “autoresponsabilizzazione”, ma operando di concerto con le altre forme di disciplina e di vigilanza sui mercati. L'apporto più rilevante, però, di un approccio basato sull'educazione finanziaria consiste nel proporre un nuovo modello di sistema finanziario, incentrato sulle persone, sui loro bisogni, esigenze e condizioni di vita, mettendo al centro dei fenomeni economici gli individui e le famiglie. L'educazione finanziaria può rappresentare così un importante fattore di “umanizzazione”. Un rilevante stimolo perviene dal contributo offerto dalla psicologia comportamentale. Nasce così un nuovo modello, definibile di “economia spirituale”, che contempla molteplici aspetti. Essi caratterizzano anche l'educazione finanziaria, e fanno riferimento all'essere umano in tutte le sue componenti, andando oltre la considerazione di un interesse puramente egoistico, per riconoscere che l'azione umana è motivata, anche in campo economico, da esigenze complesse che comprendono sentimenti, passioni, emozioni, spinte altruistiche e afflati spirituali. Da questo punto di vista, l'educazione finanziaria potrà costituire un elemento importante anche per un'effettiva democratizzazione del sistema economico. E' in questo senso che l'educazione finanziaria deve essere intesa non solo come semplice informazione tecnica, ma come vera e propria “educazione alla cittadinanza economica”. Questo lavoro, condotto attraverso la metodologia della “behavioural law and economics”, cioè di quella disciplina che interpreta in ottica giuridica le risultanze della psicologia applicata alle scienze economiche, vuole rappresentare un contributo per diffondere una maggiore e più approfondita conoscenza di questa complessa tematica nelle sue molteplici sfaccettature e articolazioni.

Educazione finanziaria: uno strumento per risparmiatori, cittadini, mercati

Elisabetta Righini
2020

Abstract

L’educazione finanziaria è uno dei temi di maggiore interesse nella riflessione sui mercati finanziari. Diversi fattori hanno portato all’emergere di questa tematica, fra cui la crisi finanziaria, che ha creato un clima di sfiducia nei confronti della finanza e delle sue istituzioni, alimentato anche dalla scarsa conoscenza di concetti economici della maggior parte della popolazione. Questo processo di revisione è avvenuto con varie modalità, ma un ruolo peculiare deve essere riconosciuto all’educazione finanziaria, da intendersi non come procedimento meramente informativo, ma quale strumento educativo nel senso più completo. L’educazione finanziaria consente di rafforzare le capacità decisionali delle persone, incentivandone la libertà e l’autonomia, e può costituire un'occasione di crescita del potere degli utenti di servizi finanziari, senza tradursi in una forma di “autoresponsabilizzazione”, ma operando di concerto con le altre forme di disciplina e di vigilanza sui mercati. L'apporto più rilevante, però, di un approccio basato sull'educazione finanziaria consiste nel proporre un nuovo modello di sistema finanziario, incentrato sulle persone, sui loro bisogni, esigenze e condizioni di vita, mettendo al centro dei fenomeni economici gli individui e le famiglie. L'educazione finanziaria può rappresentare così un importante fattore di “umanizzazione”. Un rilevante stimolo perviene dal contributo offerto dalla psicologia comportamentale. Nasce così un nuovo modello, definibile di “economia spirituale”, che contempla molteplici aspetti. Essi caratterizzano anche l'educazione finanziaria, e fanno riferimento all'essere umano in tutte le sue componenti, andando oltre la considerazione di un interesse puramente egoistico, per riconoscere che l'azione umana è motivata, anche in campo economico, da esigenze complesse che comprendono sentimenti, passioni, emozioni, spinte altruistiche e afflati spirituali. Da questo punto di vista, l'educazione finanziaria potrà costituire un elemento importante anche per un'effettiva democratizzazione del sistema economico. E' in questo senso che l'educazione finanziaria deve essere intesa non solo come semplice informazione tecnica, ma come vera e propria “educazione alla cittadinanza economica”. Questo lavoro, condotto attraverso la metodologia della “behavioural law and economics”, cioè di quella disciplina che interpreta in ottica giuridica le risultanze della psicologia applicata alle scienze economiche, vuole rappresentare un contributo per diffondere una maggiore e più approfondita conoscenza di questa complessa tematica nelle sue molteplici sfaccettature e articolazioni.
2020
9788891789860
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2672930
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