In questo studio vengono presi in esame alcuni materiali piceni conservati presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, provenienti dalla collezione del montegiorgese G.B. Compagnoni Natali, il quale, tra fine Ottocento e inizi Novecento, mise insieme una vasta raccolta archeologica di carattere essenzialmente locale. Alcuni nuclei di questa collezione passarono anche al Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini”, al Museo Archeologico di Bologna e al Museo Universitario di Jena. Le ricerche di archivio hanno consentito di individuare alcuni gruppi tombali, provenienti in particolare dalle necropoli delle contrade San Savino e Ferrarini di Montegiorgio e di trarre informazioni più sicure sulla composizione dei corredi tombali montegiorgesi, generalmente conosciuti solo attraverso contesti di dubbia composizione o da materiali decontestualizzati. Nel caso del nucleo passato al Museo Archeologico Nazionale di Ancona, le vicissitudini del Museo stesso hanno reso molto difficile il recupero e l’individuazione dei materiali, che solo con l’attento lavoro di confronto tra inventari vecchi e nuovi e materiale di magazzino avviato oggi dalla Soprintendenza potrà trovare almeno un parziale riordinamento. Il nostro contributo si è avvalso della preziosissima collaborazione del personale della Soprintendenza.
A. Coen-S. Seidel, I materiali preromani di Montegiorgio della collezione Gian Battista Compagnoni Natali conservati presso il Museo Archeologico di Ancona,
COEN A
2010
Abstract
In questo studio vengono presi in esame alcuni materiali piceni conservati presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, provenienti dalla collezione del montegiorgese G.B. Compagnoni Natali, il quale, tra fine Ottocento e inizi Novecento, mise insieme una vasta raccolta archeologica di carattere essenzialmente locale. Alcuni nuclei di questa collezione passarono anche al Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini”, al Museo Archeologico di Bologna e al Museo Universitario di Jena. Le ricerche di archivio hanno consentito di individuare alcuni gruppi tombali, provenienti in particolare dalle necropoli delle contrade San Savino e Ferrarini di Montegiorgio e di trarre informazioni più sicure sulla composizione dei corredi tombali montegiorgesi, generalmente conosciuti solo attraverso contesti di dubbia composizione o da materiali decontestualizzati. Nel caso del nucleo passato al Museo Archeologico Nazionale di Ancona, le vicissitudini del Museo stesso hanno reso molto difficile il recupero e l’individuazione dei materiali, che solo con l’attento lavoro di confronto tra inventari vecchi e nuovi e materiale di magazzino avviato oggi dalla Soprintendenza potrà trovare almeno un parziale riordinamento. Il nostro contributo si è avvalso della preziosissima collaborazione del personale della Soprintendenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.