Lontani dall’intenzione di musealizzare un’ormai “vecchia” pedagogia come quella attivista, uno sguardo (storico ma attualizzato) alle sue linee-guide, ai suoi esponenti e alle sue realizzazioni più significative si è posto come punto di partenza del presente percorso di studio per scorgere le vie paradigmatiche più adeguate a una contestualizzata riedificazione della (spesso) perduta cultura dell’imparare facendo, e così tentare di epistemologizzare una cultura pedagogico-attiva scolasticamente in gran parte perduta, ma basilare per un’educazione formale non più “tradizionalmente scolarizzata”, da ripensare in termini attivi, costruttivi, creativi e realmente formativi.
Il modello pedagogico attivista. Da Dewey ai nostri giorni
Roberto Travaglini
2020
Abstract
Lontani dall’intenzione di musealizzare un’ormai “vecchia” pedagogia come quella attivista, uno sguardo (storico ma attualizzato) alle sue linee-guide, ai suoi esponenti e alle sue realizzazioni più significative si è posto come punto di partenza del presente percorso di studio per scorgere le vie paradigmatiche più adeguate a una contestualizzata riedificazione della (spesso) perduta cultura dell’imparare facendo, e così tentare di epistemologizzare una cultura pedagogico-attiva scolasticamente in gran parte perduta, ma basilare per un’educazione formale non più “tradizionalmente scolarizzata”, da ripensare in termini attivi, costruttivi, creativi e realmente formativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.