Lontani dall’intenzione di musealizzare un’ormai “vecchia” pedagogia come quella attivista, uno sguardo (storico ma attualizzato) alle sue linee-guide, ai suoi esponenti e alle sue realizzazioni più significative si è posto come punto di partenza del presente percorso di studio per scorgere le vie paradigmatiche più adeguate a una contestualizzata riedificazione della (spesso) perduta cultura dell’imparare facendo, e così tentare di epistemologizzare una cultura pedagogico-attiva scolasticamente in gran parte perduta, ma basilare per un’educazione formale non più “tradizionalmente scolarizzata”, da ripensare in termini attivi, costruttivi, creativi e realmente formativi.
Il modello pedagogico attivista. Da Dewey ai nostri giorni
Roberto Travaglini
2020-01-01
Abstract
Lontani dall’intenzione di musealizzare un’ormai “vecchia” pedagogia come quella attivista, uno sguardo (storico ma attualizzato) alle sue linee-guide, ai suoi esponenti e alle sue realizzazioni più significative si è posto come punto di partenza del presente percorso di studio per scorgere le vie paradigmatiche più adeguate a una contestualizzata riedificazione della (spesso) perduta cultura dell’imparare facendo, e così tentare di epistemologizzare una cultura pedagogico-attiva scolasticamente in gran parte perduta, ma basilare per un’educazione formale non più “tradizionalmente scolarizzata”, da ripensare in termini attivi, costruttivi, creativi e realmente formativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.