La recente Risoluzione del Parlamento europeo sulla importanza della memoria1 (n. 2019/2819 del 19 settembre 2019) ha fornito nuova attualità alla problematica del rapporto tra verità storica, diritto e istituzioni politico-giuridiche. Tale atto, deliberato con una ampissima maggioranza del Parlamento europeo, pone almeno tre livelli di interrogativi. In primo luogo, la questione prettamente storica della genesi e della evoluzione del fenomeno del totalitarismo in Europa: e tale tema può essere affrontato solo dagli storici. In secondo luogo, la questione giuridica e costituzionale dell’uso della verità storica e della memoria nell’ambito del diritto e della vita delle istituzioni. In terzo luogo, la questione della identità dell’Unione europea e delle politiche che essa intraprende in rapporto alla libertà di espressione e di cultura. Lasciando fuori il primo profilo, di competenza della storiografia, si proverà a concentrarsi, anche se solo per cenni, sugli altri due. La memoria storica presenta, a partire dagli anni immediatamente seguenti la conclusione del conflitto mondiale, risvolti giuridici importanti e sempre crescenti. Troviamo qui un primo aspetto del problema, che è costituito dalla riparazione giuridica, dalla domanda di giustizia che sorge dopo un evento tragico per intere comunità. Esistono varie maniere di chiamare in causa il diritto per adempiere a tale funzione.
Appunti su storia, verità e diritto. A proposito della Risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria europea
Magnani Carlo
2020
Abstract
La recente Risoluzione del Parlamento europeo sulla importanza della memoria1 (n. 2019/2819 del 19 settembre 2019) ha fornito nuova attualità alla problematica del rapporto tra verità storica, diritto e istituzioni politico-giuridiche. Tale atto, deliberato con una ampissima maggioranza del Parlamento europeo, pone almeno tre livelli di interrogativi. In primo luogo, la questione prettamente storica della genesi e della evoluzione del fenomeno del totalitarismo in Europa: e tale tema può essere affrontato solo dagli storici. In secondo luogo, la questione giuridica e costituzionale dell’uso della verità storica e della memoria nell’ambito del diritto e della vita delle istituzioni. In terzo luogo, la questione della identità dell’Unione europea e delle politiche che essa intraprende in rapporto alla libertà di espressione e di cultura. Lasciando fuori il primo profilo, di competenza della storiografia, si proverà a concentrarsi, anche se solo per cenni, sugli altri due. La memoria storica presenta, a partire dagli anni immediatamente seguenti la conclusione del conflitto mondiale, risvolti giuridici importanti e sempre crescenti. Troviamo qui un primo aspetto del problema, che è costituito dalla riparazione giuridica, dalla domanda di giustizia che sorge dopo un evento tragico per intere comunità. Esistono varie maniere di chiamare in causa il diritto per adempiere a tale funzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.