Il rapporto tra mercato e istituzioni si declina in assetti economici che variano in relazione alla intensità dell’intervento svolto dai poteri pubblici. In questo contesto, una particolare centralità è assunta dai soggetti pubblici che sovraintendono al governo della moneta. Sotto il profilo organizzativo l’accentramento delle funzioni monetarie in capo alla Banca centrale europea pone problemi di coordinamento sia interno, con le altre funzioni in materia di vigilanza bancaria, che esterno, sotto l’aspetto del raccordo democratico e della non ingerenza in azioni afferenti alla politica economica. Complessivamente emergono tratti sul ruolo accentratore della Bce che postulano non solo una difficoltà di costruzione di un modello organizzativo efficiente, ma che rischiano di disallineare il posizionamento di quest’ultima rispetto al sistema istituzionale. Le difficoltà illustrate nel tentativo di risolvere i principali nodi problematici, suggerisce di adottare una differente visione di analisi delle questioni, ponendo al centro la tutela dei diritti fondamentali della persona, per recuperare quella «fiducia» che come noto alimenta la crescita economica e argina l’incombenza dei fattori di crisi. Si è cercato di porre in evidenza come questa prospettiva sia intrinsecamente connessa con una concezione oggettiva della funzione monetaria, dalla quale partire per ricostruire un modello organizzativo strumentale al raggiungimento di obiettivi tecnico-economici, il cui valore risiede nell’assicurare il massimo godimento dei diritti di libertà economica e della persona.
FUNZIONE MONETARIA E ORGANIZZAZIONE NELL'UNIONE EUROPEA
Alberto Clini
2020
Abstract
Il rapporto tra mercato e istituzioni si declina in assetti economici che variano in relazione alla intensità dell’intervento svolto dai poteri pubblici. In questo contesto, una particolare centralità è assunta dai soggetti pubblici che sovraintendono al governo della moneta. Sotto il profilo organizzativo l’accentramento delle funzioni monetarie in capo alla Banca centrale europea pone problemi di coordinamento sia interno, con le altre funzioni in materia di vigilanza bancaria, che esterno, sotto l’aspetto del raccordo democratico e della non ingerenza in azioni afferenti alla politica economica. Complessivamente emergono tratti sul ruolo accentratore della Bce che postulano non solo una difficoltà di costruzione di un modello organizzativo efficiente, ma che rischiano di disallineare il posizionamento di quest’ultima rispetto al sistema istituzionale. Le difficoltà illustrate nel tentativo di risolvere i principali nodi problematici, suggerisce di adottare una differente visione di analisi delle questioni, ponendo al centro la tutela dei diritti fondamentali della persona, per recuperare quella «fiducia» che come noto alimenta la crescita economica e argina l’incombenza dei fattori di crisi. Si è cercato di porre in evidenza come questa prospettiva sia intrinsecamente connessa con una concezione oggettiva della funzione monetaria, dalla quale partire per ricostruire un modello organizzativo strumentale al raggiungimento di obiettivi tecnico-economici, il cui valore risiede nell’assicurare il massimo godimento dei diritti di libertà economica e della persona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.