Il saggio tratta delle tematiche relative al lavoro nell’industria europea della carne. Lo fa, tenendo in considerazione le peculiarità di tale settore merceologico e dei fenomeni, evidenti in tempo di emergenza pandemica, di precarizzazione della manodopera, frutto, a propria volta, dei processi di esternalizzazione e di delocalizzazione produttiva delle imprese. La ricerca, soffermandosi in particolare su cinque contesti nazionali - Belgio, Danimarca, Germania, Italia e Polonia - indaga la dimensione collettiva del fenomeno, incorniciandola nel contesto storico-economico che le è proprio. Ne deriva una ricostruzione sistematica del quadro frastagliato delle relazioni industriali del settore, ove si alternano, a seconda delle aree territoriali esaminate, alti tassi di conflitto collettivo a bassi tassi di sindacalizzazione, con una serie di difficoltà significative sul piano dell'organizzazione e dell'azione collettiva dei lavoratori. La disamina delle relazioni industriali consente, infine, di soffermarsi anche sulle dinamiche migratorie e sindacali dei lavoratori impiegati nel settore, evidenziando come l’assenza di un salario minimo europeo alimenti forti squilibri nella forma del c.d. dumping sociale.

Nuove sfide per le relazioni industriali in Europa: il caso della industria della carne in cinque contesti nazionali

Piera Campanella
2020

Abstract

Il saggio tratta delle tematiche relative al lavoro nell’industria europea della carne. Lo fa, tenendo in considerazione le peculiarità di tale settore merceologico e dei fenomeni, evidenti in tempo di emergenza pandemica, di precarizzazione della manodopera, frutto, a propria volta, dei processi di esternalizzazione e di delocalizzazione produttiva delle imprese. La ricerca, soffermandosi in particolare su cinque contesti nazionali - Belgio, Danimarca, Germania, Italia e Polonia - indaga la dimensione collettiva del fenomeno, incorniciandola nel contesto storico-economico che le è proprio. Ne deriva una ricostruzione sistematica del quadro frastagliato delle relazioni industriali del settore, ove si alternano, a seconda delle aree territoriali esaminate, alti tassi di conflitto collettivo a bassi tassi di sindacalizzazione, con una serie di difficoltà significative sul piano dell'organizzazione e dell'azione collettiva dei lavoratori. La disamina delle relazioni industriali consente, infine, di soffermarsi anche sulle dinamiche migratorie e sindacali dei lavoratori impiegati nel settore, evidenziando come l’assenza di un salario minimo europeo alimenti forti squilibri nella forma del c.d. dumping sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2681760
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