Il saggio rilegge, sulla base di una serie di studi di Maurizio Ridolfi, il tema della sociabilité nell'Emilia-Romagna otto-novecentesca, a partire dagli approcci innovativi di Paolo Pombeni e Maurice Agulhon. In particolare, il saggio si sofferma sulla "porosità" ideologica che caratterizza il vario associazionismo laico e religioso, e spiega i frequenti passaggi dall'uno all'altro attraverso la condivisione di "pratiche" che promuovono adattamenti al mercato capitalistico, nonostante i rifiuti e le contestazioni di bandiera. Così tra confraternite e mutue, così nel cooperativismo ottocentesco, così con l'avvento del fascismo e ancora nel secondo dopoguerra, ai tempi della "repubblica rossa" a guida comunista. Il dato unificante, nella continuità, pare essere costituito dal disegno di una "società unificata", ma sottoposta alle pressioni sempre maggiori dell'individualismo.
Frontiere porose dell'associazionismo nelle "Romagne": sulle declinazioni della sociabilité di Maurice Agulhon
Dino Mengozzi
2019
Abstract
Il saggio rilegge, sulla base di una serie di studi di Maurizio Ridolfi, il tema della sociabilité nell'Emilia-Romagna otto-novecentesca, a partire dagli approcci innovativi di Paolo Pombeni e Maurice Agulhon. In particolare, il saggio si sofferma sulla "porosità" ideologica che caratterizza il vario associazionismo laico e religioso, e spiega i frequenti passaggi dall'uno all'altro attraverso la condivisione di "pratiche" che promuovono adattamenti al mercato capitalistico, nonostante i rifiuti e le contestazioni di bandiera. Così tra confraternite e mutue, così nel cooperativismo ottocentesco, così con l'avvento del fascismo e ancora nel secondo dopoguerra, ai tempi della "repubblica rossa" a guida comunista. Il dato unificante, nella continuità, pare essere costituito dal disegno di una "società unificata", ma sottoposta alle pressioni sempre maggiori dell'individualismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.