Una classica obiezione contro il realismo scientifico è la sottodeterminazione empirica delle teorie. Ad essa i realisti replicano che oltre alla compatibilità coi dati empirici una teoria deve soddisfare certi requisiti teorici (coerenza, semplicità, consilienza, plausibilità, potere esplicativo, correttezza metodologica). Ecco perché i casi storici di sottodeterminazione non hanno mai riguardato più di due o tre rivali, e tutti alla lunga hanno trovato soluzione. Ma nella microfisica attuale le cose si complicano, essendovi molte interpretazioni e teorie alternative tra le quali sembra impossibile scegliere. Eppure ciò non confuta il realismo, anzitutto perché le principali proposte in campo condividono un importante nucleo di assunzioni teoriche, sulle quali si può essere realisti pur sospendendo il giudizio sul resto. Inoltre non ci troviamo in questo stallo perché tutte le diverse teorie e interpretazioni soddisfino egualmente bene ai requisiti teorici, ma perché nessuna di esse li soddisfa a sufficienza. E’ dunque lecito sperare che in futuro divengano possibili nuovi controlli empirici, o che il progresso delle conoscenze di sfondo consenta di rivalutare le virtù teoriche dei diversi contendenti, o che un approccio del tutto nuovo risolva i problemi aperti. Ma anche se alcuni di essi fossero destinati a restare irrisolti, per il realismo la realtà è indipendente dal soggetto conoscente; a differenza dell’idealismo, pertanto, esso ammette che possano esservi limiti di fatto alla conoscibilità del mondo.

Meccanica quantistica e sottodeterminazione delle teorie

alai mario
2021

Abstract

Una classica obiezione contro il realismo scientifico è la sottodeterminazione empirica delle teorie. Ad essa i realisti replicano che oltre alla compatibilità coi dati empirici una teoria deve soddisfare certi requisiti teorici (coerenza, semplicità, consilienza, plausibilità, potere esplicativo, correttezza metodologica). Ecco perché i casi storici di sottodeterminazione non hanno mai riguardato più di due o tre rivali, e tutti alla lunga hanno trovato soluzione. Ma nella microfisica attuale le cose si complicano, essendovi molte interpretazioni e teorie alternative tra le quali sembra impossibile scegliere. Eppure ciò non confuta il realismo, anzitutto perché le principali proposte in campo condividono un importante nucleo di assunzioni teoriche, sulle quali si può essere realisti pur sospendendo il giudizio sul resto. Inoltre non ci troviamo in questo stallo perché tutte le diverse teorie e interpretazioni soddisfino egualmente bene ai requisiti teorici, ma perché nessuna di esse li soddisfa a sufficienza. E’ dunque lecito sperare che in futuro divengano possibili nuovi controlli empirici, o che il progresso delle conoscenze di sfondo consenta di rivalutare le virtù teoriche dei diversi contendenti, o che un approccio del tutto nuovo risolva i problemi aperti. Ma anche se alcuni di essi fossero destinati a restare irrisolti, per il realismo la realtà è indipendente dal soggetto conoscente; a differenza dell’idealismo, pertanto, esso ammette che possano esservi limiti di fatto alla conoscibilità del mondo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2690236
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