Le fanciulle nella tempesta è un argomento di idillio risalente al 1824, anno in cui il poeta è a Recanati – era tornato nel ’23 dopo un soggiorno a Roma – e scrive gran parte delle Operette morali. La parafrasi del testo leopardiano (un prosimetro scarno e allo stato grezzo, a carattere pastorale, costituito da descrizioni e indicazioni in prosa e alcuni endecasillabi e settenari, a validare l’idea di un tentativo poetico), potrebbe essere la seguente. “Un gruppetto di ridenti fanciulle si aggira per la campagna marchigiana correndo e giocando allegramente, senza rendersi conto che dagli Appennini arriva un presagio di burrasca. Rapidamente il vento si alza, il cielo si inscurisce e manda lampi. Le fanciulle sono atterrite dall’improvviso cambiamento. Arriva la grandine che colpisce gli uccelletti: annaspano nel suolo. Le fanciulle sono colpite anch’esse dagli effetti della bufera e cercano riparo. Il bestiame fugge qua e là. Si ode a un certo momento il suono delle campane, quasi a dare il segnale del tempesta. La fanciulle, sempre più impaurite e sperse, confabulano tra di loro per cercare una soluzione...”.

La via e le fanciulle nella tempesta di Leopardi

Alberto Fraccacreta
2019

Abstract

Le fanciulle nella tempesta è un argomento di idillio risalente al 1824, anno in cui il poeta è a Recanati – era tornato nel ’23 dopo un soggiorno a Roma – e scrive gran parte delle Operette morali. La parafrasi del testo leopardiano (un prosimetro scarno e allo stato grezzo, a carattere pastorale, costituito da descrizioni e indicazioni in prosa e alcuni endecasillabi e settenari, a validare l’idea di un tentativo poetico), potrebbe essere la seguente. “Un gruppetto di ridenti fanciulle si aggira per la campagna marchigiana correndo e giocando allegramente, senza rendersi conto che dagli Appennini arriva un presagio di burrasca. Rapidamente il vento si alza, il cielo si inscurisce e manda lampi. Le fanciulle sono atterrite dall’improvviso cambiamento. Arriva la grandine che colpisce gli uccelletti: annaspano nel suolo. Le fanciulle sono colpite anch’esse dagli effetti della bufera e cercano riparo. Il bestiame fugge qua e là. Si ode a un certo momento il suono delle campane, quasi a dare il segnale del tempesta. La fanciulle, sempre più impaurite e sperse, confabulano tra di loro per cercare una soluzione...”.
2019
978-88-94903-70-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2690657
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