Poesia per lo più in endecasillabi (e qualche settenario), costituita da quattro lasse di lunghezza diseguale con uno schema regolare di rime solo nella quartina conclusiva (ABAB), Casa sul mare fu pubblicata per la prima volta nella rivista «Il Convegno» del febbraio-marzo 1925 ma composta probabilmente nel ’24: è dunque presente nella compagine di Ossi di seppia sin dalla prima edizione stampata da Gobetti. Il destinatario della lirica è Paola Nicoli, attrice genovese sposata e in seguito emigrata in Sudamerica, la “crisalide”, ossia la vita che non sboccia; il significato complessivo è simile agli altri due testi del trittico dedicato a Paola (Crisalide, Marezzo): come sottolineano Pietro Cataldi e Floriana d’Amely nel commento mondadoriano agli Ossi, “sulla base di una condivisione del negativo esistenziale, il fallimento del proprio destino si offre quale via di scampo per la donna”.
«Il sospiro del frangente»: il dono e la grazia in Casa sul mare di Eugenio Montale
Alberto Fraccacreta
2020
Abstract
Poesia per lo più in endecasillabi (e qualche settenario), costituita da quattro lasse di lunghezza diseguale con uno schema regolare di rime solo nella quartina conclusiva (ABAB), Casa sul mare fu pubblicata per la prima volta nella rivista «Il Convegno» del febbraio-marzo 1925 ma composta probabilmente nel ’24: è dunque presente nella compagine di Ossi di seppia sin dalla prima edizione stampata da Gobetti. Il destinatario della lirica è Paola Nicoli, attrice genovese sposata e in seguito emigrata in Sudamerica, la “crisalide”, ossia la vita che non sboccia; il significato complessivo è simile agli altri due testi del trittico dedicato a Paola (Crisalide, Marezzo): come sottolineano Pietro Cataldi e Floriana d’Amely nel commento mondadoriano agli Ossi, “sulla base di una condivisione del negativo esistenziale, il fallimento del proprio destino si offre quale via di scampo per la donna”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
