Nel 1942, durante l’occupazione nazista della Norvegia, agli insegnanti venne intimato di unirsi alla Lega degli Insegnanti Nazisti, per diffondere l’ideologia del Reich. Ottomila professori protestarono resistendo alle minacce e le autorità risposero imprigionando diverse migliaia di docenti nel campo di Kirkenes. A quel punto la mobili- tazione fu collettiva: gli insegnanti, insieme alla popolazione, misero in atto una protesta non violenta che costrinse il governo ad intervenire restituendo i docenti imprigionati alle loro classi. Il contributo si propone di evidenziare come questo evento particolare abbia costituito un momento paradigmatico in cui è emersa chiaramente negli insegnanti, nella società e nella popolazione norvegese la coscienza della responsabilità collettiva nel custodire un’educazione libera come patrimonio comune per la formazione umana.
«La propaganda è respinta a scuola»: la resistenza degli insegnanti norvegesi
Odini luca
2021-01-01
Abstract
Nel 1942, durante l’occupazione nazista della Norvegia, agli insegnanti venne intimato di unirsi alla Lega degli Insegnanti Nazisti, per diffondere l’ideologia del Reich. Ottomila professori protestarono resistendo alle minacce e le autorità risposero imprigionando diverse migliaia di docenti nel campo di Kirkenes. A quel punto la mobili- tazione fu collettiva: gli insegnanti, insieme alla popolazione, misero in atto una protesta non violenta che costrinse il governo ad intervenire restituendo i docenti imprigionati alle loro classi. Il contributo si propone di evidenziare come questo evento particolare abbia costituito un momento paradigmatico in cui è emersa chiaramente negli insegnanti, nella società e nella popolazione norvegese la coscienza della responsabilità collettiva nel custodire un’educazione libera come patrimonio comune per la formazione umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.