L’ipotesi di ricerca discussa nel contributo ha come focus principale la definizione di strumenti di monitoraggio che permettano ai docenti di rispondere ciclicamente e criticamente ad alcune specifiche domande tra cui: quali pratiche/azioni didattiche è necessario attuare al fine di promuovere e formare abiti democratici e comunicativi nei propri allievi? Quale tipo logico di apprendimento è possibile promuovere attraverso la definizione di un curricolo di educazione morale (EM) e la promozione di azioni didattiche orientate ad essa? E, conseguentemente, come è possibile monitorare tale apprendimento? A quali condizioni, infine, la progettazione curricolare è di qualità rispetto ai fini dell’EM? L’opzione qui presentata, per cercare almeno in parte di rispondere a queste domande, mira a definire forme di valutazione del curricolo di EM che privilegino la dimensione qualitativa della raccolta del dato attraverso forme di etero e autovalutazione. Il contributo risulta diviso in due parti. La prima parte è dedicata alla definizione di strumenti pensati per una valutazione nel curricolo, con lo scopo di monitorare il processo educativo per orientarne lo svolgimento in itinere; la seconda parte, invece, è dedicata alla definizione di strumenti pensati per una valutazione del curricolo, da attuarsi al termine del percorso formativo come «bilancio» in vista della progettazione dei futuri curricoli.
Valutare il curricolo di educazione morale
Rossella D'Ugo
2021
Abstract
L’ipotesi di ricerca discussa nel contributo ha come focus principale la definizione di strumenti di monitoraggio che permettano ai docenti di rispondere ciclicamente e criticamente ad alcune specifiche domande tra cui: quali pratiche/azioni didattiche è necessario attuare al fine di promuovere e formare abiti democratici e comunicativi nei propri allievi? Quale tipo logico di apprendimento è possibile promuovere attraverso la definizione di un curricolo di educazione morale (EM) e la promozione di azioni didattiche orientate ad essa? E, conseguentemente, come è possibile monitorare tale apprendimento? A quali condizioni, infine, la progettazione curricolare è di qualità rispetto ai fini dell’EM? L’opzione qui presentata, per cercare almeno in parte di rispondere a queste domande, mira a definire forme di valutazione del curricolo di EM che privilegino la dimensione qualitativa della raccolta del dato attraverso forme di etero e autovalutazione. Il contributo risulta diviso in due parti. La prima parte è dedicata alla definizione di strumenti pensati per una valutazione nel curricolo, con lo scopo di monitorare il processo educativo per orientarne lo svolgimento in itinere; la seconda parte, invece, è dedicata alla definizione di strumenti pensati per una valutazione del curricolo, da attuarsi al termine del percorso formativo come «bilancio» in vista della progettazione dei futuri curricoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.