La ricerca proposta è stata realizzata con il principale obiettivo di favorire il rendimento degli alunni in matematica nel primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, nel contesto del Sud Italia. A seguito delle attività di ricerca sono state elaborate e applicate delle strategie di insegnamento adeguate ai risultati ottenuti e in forza delle competenze da raggiungere, tenendo inoltre presente la formazione necessaria per il corpo docente. Si è partiti dall’analizzare i risultati INVALSI per capire dove si poteva intervenire per poi elaborare un metodo, di seguito chiamato Metodo 360, che potesse aiutare gli studenti nel migliorare i risultati di apprendimento e delle prove INVALSI. Come metodologia di ricerca si è scelto di svolgere un’indagine principalmente quantitativa: uno studio sperimentale di campo dove è stata fissata come variabile indipendente il Metodo 360 e come variabile dipendente il rendimento degli alunni nelle prove INVALSI. Per misurare la variabile dipendente ci si è serviti di un pre-test e un post-test, e tra gli strumenti utilizzati c’è anche una scala di valutazione di tipo Likert di produzione propria e verificata mediante l’Alfa di Cronbach (Nunnally, 1978). Nell’analisi dei risultati si è tenuto conto della media raggiunta nelle varie Dimensioni e nei vari Ambiti, ma anche della deviazione standard.
Lettura e interpretazione delle problematiche di apprendimento a partire dalle prove di valutazione nazionale
Enrico Bocciolesi
;Antonio Medina Rivilla;
2020
Abstract
La ricerca proposta è stata realizzata con il principale obiettivo di favorire il rendimento degli alunni in matematica nel primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, nel contesto del Sud Italia. A seguito delle attività di ricerca sono state elaborate e applicate delle strategie di insegnamento adeguate ai risultati ottenuti e in forza delle competenze da raggiungere, tenendo inoltre presente la formazione necessaria per il corpo docente. Si è partiti dall’analizzare i risultati INVALSI per capire dove si poteva intervenire per poi elaborare un metodo, di seguito chiamato Metodo 360, che potesse aiutare gli studenti nel migliorare i risultati di apprendimento e delle prove INVALSI. Come metodologia di ricerca si è scelto di svolgere un’indagine principalmente quantitativa: uno studio sperimentale di campo dove è stata fissata come variabile indipendente il Metodo 360 e come variabile dipendente il rendimento degli alunni nelle prove INVALSI. Per misurare la variabile dipendente ci si è serviti di un pre-test e un post-test, e tra gli strumenti utilizzati c’è anche una scala di valutazione di tipo Likert di produzione propria e verificata mediante l’Alfa di Cronbach (Nunnally, 1978). Nell’analisi dei risultati si è tenuto conto della media raggiunta nelle varie Dimensioni e nei vari Ambiti, ma anche della deviazione standard.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.