Le rovine storiche entrano nella costruzione del discorso nazionale italiano: le rovine dell'antichità e le rovine politiche, create dalle guerre risorgimentali, da Porta San Pancrazio nel 1849 a Porta Pia nel 1870. La classe dirigente liberale, insediatasi al governo dell'Italia unita, sarà piuttosto timida nell'uso politico delle rovine per "fare gli italiani". Più intraprendente la Sinistra, che dopo il 1870 mise in atto una creatività cerimoniale e un culto delle rovine dai tratti popolari, come testimoniava il primo turismo borghese e la poesia indignata di Carducci. Respinte dall'avanguardia futurista, le rovine torneranno di attualità nell'Italia imperiale sognata da Mussolini, prima di divenire emblema dell'Italia "vittima" della violenza della seconda guerra mondiale.
La storia fra le rovine: demolizioni, resti e reliquie in Italia
Dino Mengozzi
2021
Abstract
Le rovine storiche entrano nella costruzione del discorso nazionale italiano: le rovine dell'antichità e le rovine politiche, create dalle guerre risorgimentali, da Porta San Pancrazio nel 1849 a Porta Pia nel 1870. La classe dirigente liberale, insediatasi al governo dell'Italia unita, sarà piuttosto timida nell'uso politico delle rovine per "fare gli italiani". Più intraprendente la Sinistra, che dopo il 1870 mise in atto una creatività cerimoniale e un culto delle rovine dai tratti popolari, come testimoniava il primo turismo borghese e la poesia indignata di Carducci. Respinte dall'avanguardia futurista, le rovine torneranno di attualità nell'Italia imperiale sognata da Mussolini, prima di divenire emblema dell'Italia "vittima" della violenza della seconda guerra mondiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
