Il fabbisogno finanziario delle città d’arte viene in parte soddisfatto grazie all’imposta di soggiorno: tale tributo, tuttavia, ha un limite, consistente nell’incapacità di colpire i turisti c.d. escursionisti, cioè quelli che non pernottano in città. Per superare tale limite, il legislatore – ispirandosi al contributo istituito per accedere alle isole minori – ha, per la prima volta, autorizzato la sola città di Venezia ad istituire, oltre all’imposta di soggiorno, anche un contributo di accesso, che dovrà essere versato dai turisti escursionisti che accederanno alla città attraverso vettori commerciali. Un simile tributo, tuttavia, presenta serie criticità dal punto di vista sia normativo sia operativo, criticità che si verificherebbero a maggior ragione qualora un simile tributo venisse esteso anche ad altre città d’arte.
La tassazione delle città d’arte ed il contributo di accesso alla città di Venezia
Bagarotto Ernesto Marco;
2021
Abstract
Il fabbisogno finanziario delle città d’arte viene in parte soddisfatto grazie all’imposta di soggiorno: tale tributo, tuttavia, ha un limite, consistente nell’incapacità di colpire i turisti c.d. escursionisti, cioè quelli che non pernottano in città. Per superare tale limite, il legislatore – ispirandosi al contributo istituito per accedere alle isole minori – ha, per la prima volta, autorizzato la sola città di Venezia ad istituire, oltre all’imposta di soggiorno, anche un contributo di accesso, che dovrà essere versato dai turisti escursionisti che accederanno alla città attraverso vettori commerciali. Un simile tributo, tuttavia, presenta serie criticità dal punto di vista sia normativo sia operativo, criticità che si verificherebbero a maggior ragione qualora un simile tributo venisse esteso anche ad altre città d’arte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.